L’Osservatorio sulle adozioni e il randagismo dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) nel suo bilancio parla chiaro: nonostante la pandemia e il lockdown, quest’anno sono cresciute le adozioni, gli interventi di soccorso e cura di animali feriti e le donazioni di cibo ai canili e ai gattili.
Nel dettaglio, nel 2020 l’Oipa ha dato in adozione 3.586 animali (3.105 nel 2019) ne ha soccorsi e curati 3.672 – 1.503 cani, 1.773 gatti e 396 di altre specie – (3.272 nel 2019) e raccolti 31.290 chili di cibo, secco e umido, (24.098 nel 2019).
«Si tratta di un dato molto positivo, reso possibile tanto dall’aumento del numero dei nostri volontari, quanto da una maggiore sensibilità dimostrata dalle persone nei confronti degli animali senza casa», racconta il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. «Nonostante il lockdown che ha significato un minor numero di banchetti informativi, manifestazioni e giornate formative, le nostre azioni a favore di cani e gatti in difficoltà sono cresciute. Nel complesso, abbiamo registrato una maggiore disponibilità delle persone e l’arrivo di sempre nuovi volontari nella nostra associazione ha reso possibile questo positivo bilancio».
Cresciuto anche il numero degli interventi di recupero e liberazione della fauna selvatica: 410 gli animali selvatici soccorsi e curati nel 202, mentre sono stati 232 nel 2019. Tra questi, ricci, rondoni, gabbiani. Allo stesso tempo, l’Oipa ha sterilizzato sul territorio nazionale 1.898 animali randag (1.410 nel 2019) e seguito 721 colonie feline (459 nel 2019).
«La nostra associazione è capillarmente distribuita in tutta Italia con 110 sezioni delegazioni e 65 nuclei di guardie zoofile», spiega il presidente Comparotto. «Per donare una vita sicura e serena ai tanti animali bisognosi d’aiuto, facciamo appello a chiunque si voglia impegnare in prima persona. Chi voglia scendere in campo con noi, ci scriva a info@oipa.org. Gli animali ringraziano».