Otto cuccioli gettati vivi in un pozzo: salvati dai volontari, uno non ce l’ha fatta

Una notizia di quelle che fa male soltanto a leggerle: a  Santa Margherita di Belice, provincia di Agrigento, otto cuccioli di cane sono stati gettati vivi in un pozzo alto una decina di metri, da dove sono stati recuperati grazie a dei passanti che hanno sentito i guaiti e a Chiara dell’Associazione Oasi Ohana, che ha provveduto a tirarli su con l’aiuto dei pompieri e a prestare le prime cure.

Leggi anche: — Qui i gatti aspettano il postino, ecco il commovente motivo

Gli otto cuccioli sono diventati subito sette, perchè la famiglia che li ha trovati ne ha adottato uno ed in seguito purtroppo sei perchè uno di loro, che da subito appariva in gravi condizioni, non ce l’ha fatta a causa delle lesioni interne ed esterne.

E’ stato un tentato omicidio. Mostri, siete dei mostri senza un briciolo di dignità, ha scritto Chiara sulla pagina Facebook Oasi Ohana, da dove in queste ore ha aggiornato con puntualità sulla sorte dei cagnolini. Lei stessa se ne sta prendendo cura, allattandoli e curando le loro ferite con l’aiuto del veterinario.

Dopo tanto dolore, stamattina una bella notizia: “È una drammatica e snervante altalena di emozioni. Stavamo ancora piangendo per il piccolo che ci ha lasciati, e improvvisamente i suoi fratellini hanno iniziato a mangiare, e i pianti si sono uniti ai sorrisi, in un vortice di emozioni troppo grande da gestire”, ha scritto Chiara.

Leggi anche: — Anacleto e Merlino abbandonati insieme, sono inseparabili

La volontaria aveva chiesto aiuto alle istituzioni, con parole anche dure: “Pretendo che condannino questo abominio, perchè il silenzio è assordante e se sono solo io a parlare va a finire che io sono il problema. Dobbiamo studiare le soluzioni e andare avanti insieme, uniti e compatti, perchè così non si può andare avanti”. Come riportato da Chiara, il sindaco di Santa Margherita l’ha poi contattata esprimendole appoggio e fissando con lei un incontro successivo.

Non possiamo che fare il tifo per queste creature, sperando che possano conoscere anche l’amore dopo aver sperimentato tanta barbarie appena messi al mondo.