Anche COP – Chi Odia Paga partecipa all’iniziativa “Repubblica Digitale“, il progetto promosso dal Governo Italiano nell’ambito dell’inclusione digitale. La piattaforma innovativa a vocazione sociale ha proprio l’obiettivo di contrastare ogni forma di odio online. Parliamo di cyberbullismo, stalking, revenge porn, hate speech, come anche la diffamazione sul web.
Come avevamo già raccontato, Chi Odia Paga nasce nel 2018 da Francesco Inguscio, con il suo venture accelerator Nuvolab, l’investimento del fondo di impact investing Oltre Venture e cofinanziato da Regione Lombardia.
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Come riporta una ricerca Doxa Kids “circa il 6% dei ragazzi tra i 9 e i 17 anni denuncia di essere stato vittima di cyberbullismo”. Mentre da dati Vox Diritti emerge che “in Italia gli utenti postano un tweet al minuto contenente contenuti legati a razzismo, insulti sulla disabilità, misoginia, islamofobia, omofobia ed antisemitismo”.
L’obiettivo è offrire assistenza legale per difendersi dagli haters. Come? Grazie a una piattaforma online, facilmente fruibile da tutti e in grado di garantire rapidità di risposta.
Chi Odia Paga e Governo insieme: più servizi al cittadino
Grazie all’adesione di COP a “Repubblica Digitale”, i cittadini italiani potranno usufruire gratuitamente delle prime funzionalità della sua piattaforma. Chiunque potrà ottenere nell’immediato un feedback automatizzato dal sito per verificare se i commenti che ha ricevuto sul web siano contenuti legalmente sanzionabili oppure no.
Nei prossimi mesi la piattaforma rilascerà altre funzionalità per dare ai cittadini tutti gli strumenti tecnici e legali per difendersi dai reati d’odio online. Il tutto in modo facile, veloce, sicuro ed economico. Il linguaggio usato è comprensibile e riduce la distanza tra cittadino e materia giuridica.
“Sin dall’inizio del mio mandato ho creduto che proteggere chi viene colpito dall’odio online e al tempo stesso salvaguardare i principi di libertà di espressione fosse un obiettivo primario. A breve nascerà un tavolo di lavoro pubblico-privato proprio su questo tema. Nel frattempo è importante dare il giusto sostegno a iniziative come quelle portate avanti da ‘Chi Odia Paga‘, che hanno il grande merito di usare la tecnologia per dare risposte etiche e concrete a problemi che la stessa tecnologia pone” – ha dichiarato Paola Pisano, ministro per l’Innovazione e la Digitalizzazione.
“Non sempre ci sono gli estremi per denunciare commenti aggressivi, il nostro obiettivo non è sostituirci agli avvocati ma dare assistenza al cittadino, per capire quando ci sono le condizioni per contattarne uno, solo quando un reato sia stato effettivamente commesso” – ha precisato Francesco Inguscio, fondatore di COP.