C’è una start up italiana nel Forbes francese, inserita nella lista delle azienda “da tenere d’occhio”: si tratta di Awhy, una azienda nata nel 2015 da un’idea di Nabil Arafin, che ha poco dopo chiesto ad Emanuele Pucci e Gianmarco Nicoletti di unirsi a lui.
Awhy si occupa di intelligenza artificiale, elaborazione del linguaggio naturale e machine learning: l’applicazione all’e-commerce è stata quella che ha suscitato l’attenzione internazionale.
Awhy ha messo a punto un sistema di risposta automatizzata (chat bot) alle domande dei clienti online: questo permette di eliminare fino all’85% del traffico che al momento trattano gli operatori in carne ed ossa. Questo significa che quegli stessi operatori possono essere dirottati altrove, con una notevole diminuzione dei costi.
Nel caso in cui l’interazione con la chat bot non si riveli efficace, c’è comunque a disposizione nel sistema la chat live e il contatto via mail: delle strade a cui però il cliente si rivolge con meno frequenza.
Al momento, fra i clienti di Awhy figura anche Kiko Milano e colossi della vendita di abbigliamento online. Una curiosità sul nome: dovrebbe suonare proprio come Hawaai, per instillare al cliente la tranquillità di una spiaggia dorata!