La start up umbra, nata nel 2017 e già inserita sul mercato americano, parlerà di come le tecnologie possono aiutare l’agricoltore a prendere decisioni efficaci e sostenibili
Un tempo i nostri antenati contadini si regolavano guardando il cielo, le stelle, le migrazioni degli uccelli: oggi a sostegno delle coltivazioni c’è l’agricoltura di precisione, una branca della disciplina che sfrutta le tecnologie a disposizione per raccogliere ed analizzare i dati, offrendo così supporto alle decisioni più adatte per ogni singola coltura.
La smart agricolture è una vera e propria scienza e basandosi su di essa la start up innovativa Agricolus ha creato un ecosistema cloud, che permette di ottenere modelli previsionali che siano da supporto alle decisioni prese dall’agricoltore e di portare avanti una lotta intelligente alle fitopatie. L’idea innovativa di Agricolus ha permesso a questa start up, nata nel 2017, di ottenere importanti riconoscimenti europei e di arrivare anche sul mercato americano.
Andrea Cruciani, CEO di Agricolus, parlerà di questo e di molto altro durante l’evento Precision Farming, che si terrà il 24 novembre presso l’Istituto Agrario Ciuffelli di Todi, la prima scuola di agricoltura ad aver attivato nel 2013 un moderno laboratorio di precision farming. Dati satellitari, modelli previsionali e tecnologie che permettono di ridurre i costi, aumentare la qualità e soprattutto salvaguardare l’ecosistema sono il punto centrale dell’intervento di Cruciani, che parlerà anche della Academy che Agricolus ha creato per diffondere la conoscenza di queste innovazioni e per difendere la biodiversità e la sostenibilità della produzione agricola e agroalimentare.
I corsi dell’Academy di Agricolus forniscono una panoramica sulle tecniche di precision farming, sulle tecnologie innovative per l’agricoltura e sulle possibili ottimizzazioni della produzione agricola attraverso lo studio teorico e pratico.
Parteciperanno al Convegno, patrocinato dall’Ordine degli Agronomi, anche Attilio Persia delle Cantine Lungarotti, tra i primi ad introdurre l’agricoltura di precisione in viticoltura, Cesare Trippella, Head of Leaf EU, e Alessandro Goretti, Manager Agricultural Programs di Philip Morris Italia, principale acquirente di tabacco greggio prodotto in Italia, che sostiene l’importanza della precision farming e dei sistemi di supporto alle decisioni.