La tecnologia corre in aiuto dell’agricoltura e in alcuni casi è fondamentale per salvarla: quando si parla di un’eccellenza come l’olio di oliva, l’intervento è provvidenziale.
Le olive italiane, conosciute ed esportate in tutto il mondo per la bontà dell’olio che se ne ricava, hanno subito negli scorsi anni gravi attacchi per via di patologie distruttive come la xylella (ritenuta di Coldiretti la peggior fitopatologia di sempre), ma sono da sempre messe alla prova da mosca olearia, tignola dell’olivo ed altre infezioni provenienti da batteri e funghi.
Per aiutare la produzione di olio d’oliva è nata Elaisian, una start up che grazie all’Intelligenza Artificiale è in grado di prevenire le malattie e ottimizzare processi di coltivazione come irrigazione e concimazione.
Elaisian funziona grazie ad un sistema di algoritmi, che è in grado di prevenire le patologie e ottimizzare le fasi della coltivazione basandosi su un database di studi agronomici. Sul campo vengono installati, ogni 6 ettari, i dispositivi per la raccolta dei dati: le informazioni così raccolte vengono poi immagazzinate dalla piattaforma ed analizzate.
Ogni coltivatore può accedere al suo profilo e controllare in tempo reale lo stato di salute delle sue piante: in caso di emergenza, quindi ad esempio al primo esordio di una patologia, viene avvertito tramite mail o sms e può intervenire subito.
Al momento il metodo sviluppato da Elaisian è usato in 11 regioni, da piccole e grandi imprese: ha inoltre sviluppato una partnership strategica con il Flos Olei, guida olivicola internazionale molto conosciuta e apprezzata a livello internazionale. I vantaggi di Elaisian sono tangibili: è stata apprezzata una riduzione del 20% dei costi di gestione e l’aumento medio del 10/15% della produzione stagionale.