Un dispositivo indossabile e una applicazione che funge da chatbot: Morecognition mostra un nuovo approccio alla riabilitazione motoria

loading

Che l’intelligenza artificiale sia una risorsa sempre più importante quando si parla di healt care, era già noto agli addetti ai lavori: ora ci ha pensato una start up a mettere in pratica le ultime scoperte in fatto di riabilitazione motoria e AI.

Si chiama Morecognition, ed è una startup italiana nata nell’ambito dell’Istituto Italiano di Tecnologia: la sua proposta per aiutare nei processi di riabilitazione motoria si compone di un dispositivo indossabile e di una app.

Il dispositivo, una volta indossato dal paziente, è in grado di monitorarne i movimenti tramite i sensori intelligenti: rileva la contrazione dei muscoli e la loro configurazione, trasmettendo i dati direttamente al medico e al fisioterapista. L’App è invece una sorta di chatbot riabilitativo, che permette al paziente di ricevere consigli in tempo reale, come se il fisioterapista fosse sempre presente.

Morecognition nasce nel 2017 da un’idea di alcuni ricercatori dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT): Paolo Ariano, Nicolò Celadon e Silvia Appendino. La loro idea trova la sua principale applicazione nella riabilitazione, ma potrebbe essere vincente anche altrove, dallo sport al fitness all’industria.

Se ne è parlato lo scorso 4 luglio a Torino, dove Morecognition è stata protagonista di un evento dedicato e organizzato all’interno di I3P – Incubatore Imprese Innovative del Politecnico.