Due start up nate nell’incubatore di Navacchio hanno sviluppato un sistema che permette di avvertire automaticamente i genitori se i bimbi non vengono portati al nido: a sostenerle anche l’associazione Gaia Onida, fondata dai genitori dopo la morte della bimba per ipertermia nella sua auto

Le terribili morti di bambini piccoli dimenticati in auto da uno dei genitori, convinto di averlo accompagnato a scuola, hanno colpito e scioccato l’opinione pubblica: ora un nuovo sistema che permette di segnalare le assenze dei bimbi negli asili nido arriva da due start up , incubate nel Polo Tecnologico di Navacchio.

Il progetto si chiama “Ok, ci sei!” ed è sviluppato da una start up omonima e da inTouch S.r.l., start up innovativa specializzata nello sviluppo di software. Si tratta di un sistema gestito con un apposito dispositivo, istallato nei nidi, che registra le presenze e le assenze dei bambini tramite un registro informatico: se l’assenza di un bambino non è giustificata, parte l’invio di messaggi automatici sms a genitori, nonni e altri numeri di riferimento.

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“Ok, ci sei!” è già stato sperimentato con successo in due asili nido del comune di Rosignano Marittimo da dicembre 2017: le due start up sono ancora al lavoro per rendere il dispositivo ancora più semplice e maneggevole e per fare in modo che possa essere gestito anche da remoto, tramite app.

Se le implementazioni avranno successo, “Ok, ci sei!” potrà essere inserita in dotazione anche in altri asili nido, in modo da tutelare il più possibile la salute dei più piccoli.

L’amnesia dissociativa purtroppo è un fenomeno reale, che colpisce persone sane di mente e che non hanno mai sofferto di disturbi psicologici, e per la quale tutti siamo a rischio: il progetto “Ok, ci sei!” è stato sostenuto e promosso dall’Associazione Gaia Onida, fondata dai genitori della bimba morta per ipertermia nella sua auto nel 2016.

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