MyTutela è una nuova app made in Italy nata con l’obiettivo di combattere i reati di cyber criminalità e difendersi da stalker e bulli. Come? Registrando e archiviando telefonate, messaggi, chat, foto e video, attraverso l’uso di algoritmi di calcolo per dimostrare l’autenticità delle fonti di prova, soprattutto durante un processo.
“Mytutela – si legge sul sito della startup – vuole rendere semplice il processo di denuncia per stalking ed agire da deterrente per chi tenta, attraverso gli strumenti di comunicazione digitale che attenuano il senso etico e l’empatia, di recare violenza ad un’altra persona”.
Dietro MyTutela c’è l’impegno e il lavoro di una squadra affiatata: il presidente Marco Testi (ingegnere elettronico con master in cybercrime e informatica forense); la vice presidente Susanna Testi (collaboratrice con un fondo di investimenti in startup innovative negli Stati Uniti); il Ceo Marco Calonzi (consulente tecnico forense, esperto nel contrasto dei reati di violenza di genere e contro i minori di 18 anni).
MyTutela: ecco come utilizzare l’app
Per usare l’applicazione basterà scaricarla e installarla gratuitamente sul proprio dispositivo: si potrà poi registrare numero e indirizzo mail della persona che si desidera mettere sotto ‘controllo’. Il software procederà a salvare e archiviare le chiamate (comprese le loro registrazioni), i messaggi, le foto, le mail e i video ricevuti da quel numero.
Una volta archiviato, questo materiale non potrà essere cancellato. Non solo. Sarà possibile utilizzare gli elementi, raccolti in file, come ‘prova’ in sede di un’eventuale denuncia o in caso di processo.
MyTutela consente agli utenti di stampare dei rapporti standard, pronti per essere consegnati direttamente agli enti competenti e alle forze dell’ordine, senza dover passare per costosi iter attraverso esperti informatici.