Nata all’interno dell’Istituto Pascal di Cesena e dell’Istituto tecnico del turismo De Carneri di Trento. Il progetto è frutto del lavoro di due docenti, Luigi Aloia e Chiara Fusaroli. L’obiettivo è quello di inserire i ragazzi nel mondo delle startup. Ecco come funziona NDoway

NDoway? No, non è una domanda come potrebbe sembrare. Si tratta in realtà di una nuova startup, una piattaforma che vuole essere uno ‘spazio’ di condivisione delle proprie esperienze di viaggio nelle città italiane.

La startup è nata all’interno dell’Istituto Pascal di Cesena, da un gruppo di studenti della classe 5G insieme a una quinta dell’Istituto tecnico del turismo De Carneri di Trento. Il progetto è frutto del lavoro di due insegnanti: Luigi Aloia, docente di Discipline Turistiche ed Aziendali e Chiara Fusaroli, docente di Informatica.

L’obiettivo è quello di inserire i ragazzi nel mondo delle startup, offrendo loro un’esperienza che li proietti verso un futuro professionale e innovativo.

NDoway: la web application del turismo condiviso

NDoway è una startup che non offre solo agli utenti suggerimenti e consigli sulle mete turistiche d’Italia più belle e interessanti da visitare, ma anche l’opportunità per gli abitanti stessi di scoprire luoghi d’arte, di cultura e di spettacolo.

I turisti potranno vivere esperienze uniche e speciali, passando dal tradizionale tour vacanziero, alla scoperta dei luoghi più tipici del territorio, fino a quelli più originali e inediti. La particolarità di NDoway è che gli utenti godranno delle bellezze del panorama italiano in compagnia della gente del posto, condividendo così un pezzo del loro viaggio.

Il team di Ndoway ha dichiarato:

“Dopo un’analisi di mercato abbiamo riscontrato che i turisti, sia stranieri che italiani, sono in forte crescita in Italia ed abbiamo appurato che questi ricercano sempre di più esperienze uniche e memorabili da condividere con il mondo attraverso i social.

Da un’attenta analisi dei principali competitor del settore come Likealocalguide (Estonia) e withlocals.com (Olanda), ci siamo accorti che servizi come quello da noi ipotizzato vengono coperti solo per le principali città quali Roma e Milano, e spesso propongono itinerari consolidati, la nostra idea è quella di estendere questi servizi a tutte le città d’Italia, partendo da una regione, essendo il nostro territorio ricco di luoghi di interesse che permettono esperienze uniche”.

Per il momento i ragazzi lavorano in due squadre, una in Trentino e l’altra in Romagna e, nonostante la distanza, sono riusciti a creare delle aree operative funzionanti grazie alla tecnologia. Gli studenti si occupano degli aspetti finanziari e della pianificazione di un business plan, ma anche degli aspetti legali e dell’analisi della campagna di crowdfunding. Non solo. Hanno a che fare con la pianificazione delle campagne marketing e con la realizzazione della web application a 360 gradi: dall’aspetto grafico fino alla parte software.

Donne che viaggiano da sole