Prìmere è una startup made in Italy che nasce qualche anno fa a Palermo dall’idea di un avvocato, Alessio Di Gesù, con l’obiettivo di difendere la legalità e combattere il crimine. La fase iniziale del progetto è stata finanziata dallo stesso creatore, con il patrocinio dell’associazione antiracket Libero Futuro e le altre siciliane della rete NoMafie. Da qualche mese è nata finalmente l’app, ancora in via di sviluppo.
“Prevenire è meglio che reprimere” come recita il motto del fondatore di Prìmere. L’app, però, ha bisogno della partecipazione attiva delle persone e del loro pronto intervento. Perché? Vediamo meglio come funziona.
Prìmere: l’app che sfrutta la geolocalizzazione per avvisare le forze dell’ordine
Se avete assistito a un crimine o a un atto di violenza o se lo avete subito, potete avvisare le forze dell’ordine grazie a Prìmere: infatti, una volta scaricata l’app gratuitamente, basterà cliccare l’icona sul proprio smartphone, che in automatico invierà un sms al centralino nazionale.
Insieme al messaggio saranno trasmessi automaticamente i propri dati e, soprattutto, la posizione esatta in cui ci si trova, grazie al sistema di geolocalizzazione, che consente una rapida individuazione della vittima che ha bisogno di aiuto.
“L’applicazione può tornare utile per moltissimi reati – spiega Di Gesù – dalle violenze agli abusi ai furti. L’alert che collega alle forze dell’ordine e innesca la geolocalizzazione automatica permette all’operatore che raccoglie il messaggio di sapere subito chi è l’utente e da dove chiama. È molto importante specie per chi, per esempio, subisce violenze domestiche e non è in condizione di poter fare una telefonata e parlare”.
Solo grazie al vecchio passaparola, Prìmere ha già raggiunto i 1000 download e un feedback positivo sui social. Non solo. Sono previsti incontri organizzati nelle scuole per educare gli studenti a questo nuovo strumento, per spiegare loro come usarla con responsabilità, evitando falsi allarmi.
“Essendo collegata al Ministero dell’Interno con il numero unico europeo – ha concluso l’avvocato Di Gesù – a Palermo ancora non funziona, così come a Trapani e ad Agrigento, ma verrà attivata in estate. Già funziona a Catania, Messina, Siracusa, Ragusa”.
Prìmere funziona anche nelle regioni del Nord e del Centro ed entro il 2018 verrà attivata in altre quattro regioni.