Il libro diventa un’opera d’arte e non una qualunque, ma un’opera a metà strada fra analogico e digitale, interattiva, in grado di raggiungere tutti i sensi contemporaneamente: questo è il libro multimediale d’arte, “SOLMI – The Grand Voyage”: un dialogo tra arte, editoria e innovazione per un viaggio sensoriale nella dimensione classica del libro, che arricchisce la “galassia Gutenberg” di nuovi spunti tecnologici e “aumentati”.
L’opera verrà presentata il 16 luglio a Venezia, a chiusura della mostra evento “SOLMI – Ship of Fools” di Federico Solmi, in collaborazione con Var Digital Art by Var Group: la casa editrice D’ORO Collection e l’artista pioniere della media art si incontrano per una serata di approfondimento sui temi della tecnologia e dell’arte multimediale.
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All’interno della mostra inaugurata ad aprile nel seicentesco Palazzo Donà dalle Rose, con le sue atmosfere burtoniane e il senso di magia, l’evento del 16 luglio diventa un’occasione per scoprire il progetto D’ORO D’ART di D’ORO Collection: opere multimediali uniche in cui il mondo dell’editoria si integra con quello dell’innovazione offrendo un’esperienza futuribile e contemporanea dell’opera-libro che, nella commistione tra materiali pregiati, immagini in movimento, elementi visivi e sonori, trasforma la fruizione dell’arte in un’esperienza interattiva e sensoriale inedita.
“The Goddess”, la contemporanea e vanesia Cleopatra; “The Wizard”, il nobile in contemplazione metafisica; “The Wanderer”, il guerriero medievale tra introspezione adulta e meraviglia infantile: sono loro i personaggi che Federico Solmi ha deciso di rendere protagonisti della progettualità artistica editoriale di D’ORO Collection – che verrà presentata il 16 luglio – dando vita al trittico “The Grand Voyage”: tre serie da tre pezzi unici ciascuna di grandi dimensioni in cui l’antica tecnica della legatoria si combina con videoarte, pittura e nuove tecnologie per esplorare temi come il potere, la corruzione e la società contemporanea attraverso una lente satirica e distopica.
Per l’occasione saranno presentati i tre libri unici della seconda serie che dissolvono la realtà in un mondo digitale, attraverso l’acuta ironia di Solmi, rendendo protagonisti personaggi che vivono in una dualità: da un lato, sono ritratti con vivide pennellate in una dimensione fisica, mentre dall’altro, appaiono in video digitali d’artista che intrecciano umorismo e contemplazione. All’interno di ogni singolo libro, i personaggi navigano in un universo generato al computer, travestiti con costumi di epoche diverse, in loop di un minuto che richiamano mitologia e cultura contemporanea.
Esplorando le connessioni virtuose tra arte, impresa e tecnologia digitale l’evento del 16 luglio, a partire dalle ore 19.00, ripercorre le tappe salienti della collaborazione tra l’artista e VDA by Var Group come supporto creativo e tecnologico per la mostra evento SOLMI – Ship of Fools. Oltre a Federico Solmi, interverranno Alessandro Tiezzi e Davide Sarchioni (Founder e Artistic Director VDA by Var Group) insieme a Dino Salvatore Giorgio (Founder D’ORO Collection).
Attraverso un percorso che si snoda in 10 anni di produzione, tra linguaggi eclettici e ibridi che spaziano dal gaming al cinema, dalla pittura alla ceramica, la mostra SOLMI – Ship of Fools, che si chiuderà il 28 luglio, è un’immersione nella ricerca artistica di Solmi, articolata attorno a diversi nuclei di opere, tra video, dipinti, un’opera in VR, sculture in ceramica, un’innovativa scultura olografica sviluppata in collaborazione con Var Group – la prima del suo genere – e un lavoro in anteprima assoluta: Ship of Fools, opera di dimensioni 3 metri per 6, ispirata a La Zattera della Medusa di Gericault, con riferimenti alla Repubblica di Platone e a un libro omonimo del 1494 di Sebastian Brant, pubblicato a Basilea e illustrato con 114 xilografie.
La mostra è realizzata in partnership con Var Digital Art by Var Group, che è attivamente impegnata nella promozione del rapporto tra arte e impresa attraverso le tecnologie digitali. La Carl & Marilynn Thoma Foundation ha generosamente contribuito alla costruzione di questo progetto, mentre il supporto museale proviene dalla Phillips Collection, avamposto dell’arte contemporanea negli Stati Uniti, dove Federico Solmi è presente con diverse opere nella collezione. La strategia di comunicazione della mostra è affidata a HF4 di Marco del Bene.