Gli italiani guardano sempre di più al green: una tendenza in crescita è sicuramente quella della cura della casa. Secondo dati Statista, il mercato globale dei prodotti green, riutilizzabili e ricaricabili, crescerà a un tasso annuo medio del 6,4% entro il 2030.
Sempre secondo il report, su scala globale il mercato dei detergenti green aumenterà il proprio valore dell’11,28%, mentre il settore dei prodotti green per la cura della persona avranno una crescita che sfiorerà il 10%.
Tendenza che si riflette anche sul mercato italiano dove secondo un’indagine realizzata da R5 Living a marzo 2024 il consumo dei prodotti green per la pulizia è cresciuto complessivamente dell’85% rispetto all’anno precedente.
Prodotti green, gli italiani li scelgono sempre di più
Di questo 85%, quasi la metà dei consumatori (47%) sostiene in un anno di aver eliminato del tutto l’utilizzo di prodotti non attenti all’ambiente mentre la restante parte (il 38% degli intervistati) ammette di aver aumentato il consumo di prodotti green ma di utilizzare talvolta prodotti classici per la pulizia.
Il questionario “Indagine sulle abitudini di pulizia degli italiani”, realizzato dalla startup eco-friendly R5 Living nata per creare il futuro della detergenza per la casa e per la persona, ha coinvolto donne e uomini tra i 25 e i 55 anni residenti in tutte le regioni italiane.
Dallo stesso sondaggio emerge inoltre che nel 54% dei casi è l’intervistato in prima persona a dedicarsi alle faccende domestiche, che il sabato è il giorno più comune per dedicarsi alle pulizie (per il 74% degli intervistati) e che in media le ore spese alla settimana per pulire la propria casa sono 3,5.
Prendersi cura del bucato è l’attività più dispendiosa in termini di tempo, con una media di 2,24 ore a settimana e 2 persone su 5 ritengono che spolverare sia l’attività domestica meno piacevole da svolgere (e ne farebbero volentieri a meno!).
“Fino a qualche anno fa, solo le startup e i progetti emergenti che volevano avere un impatto positivo sull’ambiente si approcciavano al mercato dei prodotti riutilizzabili o ricaricabili. Vedere oggi che anche brand più grandi guardano con interesse a questo segmento significa che tutti stiamo andando nella giusta direzione e soprattutto dimostra quanto sia fondamentale la spinta e la volontà del consumatore finale” spiega Cristina Mollis.
Il mercato dei prodotti refill è sempre più interessante per i grandi brand
Se inizialmente il green packaging veniva utilizzato perlopiù nell’alimentare, grazie all’impegno crescente da parte delle grandi aziende anche il resto dei settori – a partire dai prodotti per la pulizia, cosmetica, beauty- comincia a dare sempre più importanza al packaging riutilizzabile.
Da un sondaggio realizzato dall’Osservatorio EY, infatti, emerge che la percentuale di consumatori che considera importante il purpose di un brand (la ragione per cui un marchio esiste al di là del fare soldi, ovvero l’insieme di idee, valori e scopi che ne definiscono l’essenza) nella scelta di prodotti e servizi è aumentata del 51%, passando dal 27% nel 2020 al 78% nel 2023.
“Il fatto che i consumatori siano sempre più attenti a ciò che acquistano deve mettere in guardia le aziende sull’importanza del proprio operato. Si stima che il 40% degli italiani desideri aumentare gli acquisti di prodotti con packaging sostenibile nei prossimi 12 mesi: i consumatori oggi non sono interessati solo all’acquisto di un prodotto, ma vogliono sposare una missione. Per questo il brand purpose deve essere messo sempre più al centro della propria strategia” aggiunge Cristina Mollis, CEO e fondatrice di R5 Living.