Cybersecurity, i consigli per un’esperienza sicura e protetta

Ottobre è il mese della cybersecurity. In occasione di questa ricorrenza, Sababa Security S.p.A. fornisce 10 tip imprescindibili da attuare per tutelarsi dalle sempre crescenti minacce in ambito cybersecurity. Le nostre vite e le nostre case sono sempre più connesse. Cellulari, app, domotica e comandi vocali creano un terreno fertile per chi vuole minare la sicurezza degli utenti. Anche le accortezze più semplici possono aiutare a proteggersi.

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Cybersecurity, ecco come tutelarsi

Parlando di cybersecurity non si può non parlare dell’importanza di modificare username e password di default. Se il dispositivo è stato fornito con nome utente e password predefiniti, è meglio cambiarli. Quando si imposta la nuova password è preferibile non utilizzare la stessa di un altro account.

Non bisogna dimenticarsi di sfruttare a pieno le funzioni di sicurezza di un dispositivo, come l’attivazione della crittografia o l’impostazione del codice di blocco. È importante anche controllare di frequente se sono disponibili aggiornamenti del firmware.

Disattivare o scollegare ciò che non si utilizza. Disattivare funzionalità inutilizzate può fare la differenza. Se non si usa la gestione remota, è meglio disabilitarla, così come è utile scollegare dalla rete i vecchi dispositivi che non si utilizzano più. La loro sicurezza infatti, potrebbe essere obsoleta e rappresentare un punto debole nella rete.

Attenzione alla smart TV…

In tema di cybersecurity ricordiamo anche di impostare le preferenze di privacy nelle smart TV. Per ridurre il rischio di essere monitorati dalla propria smart TV, è importante modificare le impostazioni di tracciamento del televisore in base alle proprie preferenze di privacy.

Monitorare le impostazioni delle IP cam. Le IP cam, che forniscono video e audio in diretta consultabili da remoto tramite Internet, sono vulnerabili allo snooping. Quindi, oltre a modificare le impostazioni predefinite, è importante controllare regolarmente gli accessi alla telecamera per escludere eventuali attività non autorizzate. Come ad esempio indirizzi IP non riconosciuti o orari di accesso sospetti che non si sposano con la propria routine quotidiana.

… ma anche alle email

Imparare a riconoscere un’email di phishing. Nella ricezione di un’email urgente dal proprio capo o da un collega, è di primaria importanza assicurarsi che sia reale. In primo luogo, prima di compiere qualsiasi azione, è necessario controllare attentamente l’indirizzo email del mittente e analizzare il contenuto del messaggio. In secondo luogo, occorre essere sicuri che i link siano affidabili prima di cliccarci sopra. Passando il mouse sul link (senza cliccare) si può verificare se si tratta di un indirizzo reale nell’anteprima in fondo alla pagina. Infine, bisogna porre attenzione agli allegati, specialmente ai documenti in formato PDF, dal momento che sono tra i più comuni vettori di phishing.

Quando si fa accesso ad un qualsiasi account, il livello di autenticazione di base, in genere, richiede solo l’inserimento della password. Spesso si tratta dell’unico passaggio di verifica dell’identità dell’utente. L’autenticazione a due fattori, o 2FA, aggiunge una seconda informazione (o un secondo livello) da fornire prima di poter accedere al proprio account. Si tratta di un’ottima arma in tema di cybersecurity.

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