Quando si parla di allergie stagionali ci sono errori molto comuni che in realtà andrebbero evitati perché non fanno altro che peggiorare i sintomi.

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In questo periodo molte persone sono disperate a causa delle allergie stagionali. Per chi ne soffre è veramente una scocciatura. Gli occhi bruciano e lacrimano, il naso ha bisogno di starnutire come nei raffreddori più forti. Insomma il valzer di pollini nell’aria è una vera e propria tortura per i soggetti allergici. Eppure ci sono degli errori molto comuni decisamente evitabili nel trattare questi fastidi.

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Allergie stagionali, attenzione a questi errori

A spiegarli è il dottor James L. Sublett, capo sezione del dipartimento di allergia pediatrica presso l’Università di Louisville School of Medicine in Kentucky.

Come riporta il sito Medicinalive.com innanzitutto bisogna sapere a cosa si è allergici. Inutile tentare di combattere le allergie stagionali senza prima conoscere i fattori che li scatenano. Ecco perché molte volte i farmaci da banco si rivelano inefficaci. Ma cosa fare allora? Semplice, prendere un appuntamento dall’allergologo per effettuare i test.

Sarebbe opportuno anche cercare di evitare le cause delle allergie stagionali. Se quindi parliamo di pollini meglio tenere le finestre chiuse quando è possibile e lavare e cambiare gli abiti quando si entra in casa.

Chi è allergico alla polvere farebbe bene a rimuovere i tappeti, usare un aspirapolvere con un filtro antiparticolato molto efficiente da cambiare regolarmente. Non solo: anche lavare regolarmente la biancheria da letto in acqua calda.

Gli allergici alle muffe dovrebbero non utilizzare vaporizzatori o umidificatori e ridurre al minimo l’accumulo di umidità usando degli sfoghi quando fanno la doccia o cucinano.

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Farmarci contro le allergie, quando prenderli

Un altro errore comune quando parliamo di allergie stagionali è attendere troppo a lungo prima di prendere i farmaci. Questi infatti funzionano meglio per bloccare l’insorgenza dei sintomi.

Infine è probabile che si mangino cibi che aggravano il raffreddore e gli starnuti. Una persona allergica al polline su 20 ha la sindrome orale allergica. Ciò vuol dire che gli errori del sistema immunitario avvengono in corrispondenza di alcuni alimenti che contengono le proteine del polline come le pere, ciliegie, pesche, mele, meloni e noci. Sono queste a causare prurito in gola o intorno alla bocca.

Foto: Shutterstock