Uno studio scozzese conferma che con i morsi della fame non siamo buoni decisori, tutt’altro
A pancia vuota non si ragiona con chiarezza: lo dicono le nonne, ma lo conferma anche la scienza.
Fino ad oggi si sapeva solo che andare al supermercato affamati non è una buona idea: studi precedenti avevano accertato che si era più propensi ad acquistare cibo spazzatura e a fare acquisti inutili. Ora uno studio psicologico, pubblicato sulla rivista Psychonomic Bulletin & Review, ha spiegato che questo meccanismo interessa anche altri settori della vita quotidiana.
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Lo studio condotto nell’Università scozzese di Dundee ha accertato che gusti e preferenze di acquisto delle persone cambiano radicalmente quando hanno fame rispetto a quando hanno appena mangiato: i 50 partecipanti al test hanno infatti dimostrato di “accontentarsi” più facilmente a stomaco vuoto, ripiegando sulle soluzioni più semplici ma dalla soddisfazione più veloce. Restando in tema di cibo, tutti gli “affamati” hanno scelto di consumare subito un pasto meno sostanzioso ma immediato piuttosto che uno più soddisfacente più tardi.
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Questo meccanismo è conosciuto anche da chi si occupa di marketing: in ogni caso è sempre bene andare al lavoro con una bella colazione nello stomaco e magari, prima di una session di shopping, mangiare un buon piatto di pasta.