Giunto alla sua II edizione, Solid Light ospiterà artisti a livello internazionale, pionieri di queste nuove e spettacolari forme artistiche. Tutti i dettagli
Solid Light, l’evento innovativo creato da Lazy Film con la direzione artistica di Michele Cinque e Valerio Ciampicacigli, torna a illuminare Roma. Fino al 27 ottobre, infatti, la Capitale sarà illuminata con effetti speciali, nell’ambito di Videocittà 2019 – il Festival della Visione, ideato da Francesco Rutelli e diretto da Francesco Dobrovich.
Dopo il successo dello scorso weekend all’Eur, dal 25 al 27 ottobre l’evento si sposterà nel centro storico e alle Ex Caserme Guido Reni. Qui sarà possibile esplorare le più innovative frontiere del mapping architettonico e delle arti digitali.
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Giunto alla sua seconda edizione, Solid Light ospiterà importanti artisti a livello internazionale, pionieri di queste nuove e spettacolari forme d’arte.
Solid Light: ecco tutte le iniziative in programma
Da venerdì 25 a domenica 27 ottobre, Solid Light accenderà il centro storico di Roma. Dalle ore 20.00 alle ore 24.00, sulle facciate della Basilica di Sant’Agostino e della Basilica di Santa Maria sopra Minerva, saranno protagonisti i videomapping stereoscopici (3D). Partendo da Sacred Geometry del pluripremiato collettivo DarkLight Studio all’ultima creazione Frame dell’avanguardistico collettivo ceco Visionfactory.
Per chi voglia passare al Pantheon, troverà un’installazione luminosa site specific, 8.92 Misterium Lucis, curata da Solid Light in collaborazione con Spacecannon. Dall’oculus sulla sommità della cupola, partirà un potentissimo fascio di luce direzionato nel cielo stellato di Roma.
Sempre nello stesso weekend, sarà possibile osservare due installazioni immersive negli spazi dell’ex caserma Guido Reni, accese dalle 20 fino alle due di notte. Due opere dedicate al tema dell’acqua, che condurranno i partecipanti in un viaggio sensoriale.
Il collettivo spagnolo Onionlab presenterà l’opera Phasing Rain (per la prima volta in Europa dopo la prima mondiale a New York). I Quiet Ensemble, infine, daranno vita alla loro ultima creazione: Ephemeral dusking sparks.