Si può muovere una bicicletta attraverso l’intelligenza artificiale? Sì, e a dimostrarlo è un esperimento realizzato tramite un chip che imita il cervello umano grazie ad alcuni componenti che emulano il comportamento dei neuroni.
La bici si muove in maniera autonoma, rimanendo in equilibrio e riconoscendo gli ostacoli lungo il suo percorso. Non solo, obbedisce in tempo reale ai comandi vocali che gli impartisce l’uomo che cammina al suo fianco.
Si tratta di un grande passo avanti verso una nuova generazione di dispositivi nell’ambito dell’AI. Il risultato, pubblicato sulla rivista Nature, è il frutto del duro lavoro effettuato dal gruppo di Luping Shi della cinese Tsinghua University, che ha dato al chip il nome della loro università: Tianjic chip.
Leggi anche: Guanti innovativi per toccare il mondo virtuale: ecco come funzionano
“È una ricerca interessante, tesa a risolvere uno dei problemi cruciali dell’intelligenza artificiale, ossia realizzare reti complesse con prestazioni di efficienza confrontabili a quelle del cervello umano”, ha spiegato all’Ansa Antonio Frisoli, esperto di intelligenza artificiale della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
Intelligenza artificiale: per ora il nuovo chip riesce a simulare fino a 40mila neuroni
Il Tianjic chip si costituisce di 156 unità di calcolo parallele, alcune delle quali presentano la struttura delle tradizionali reti neurali artificiali. Altre, invece, simulano le reti formate dai neuroni naturali. Secondo gli autori della ricerca, questa tecnologia ibrida punta a migliorare la capacità di questi sistemi di affrontare qualsiasi compito che l’uomo sia in grado di svolgere.
Tra i vantaggi, i ricercatori sottolineano la velocità, considerando che “alcuni modelli di reti neurali ispirati alle neuroscienze a volte non riescono a girare in tempo reale. Con questo hardware, invece, riescono a farlo”, ha aggiunto Frisoli.
Un buon primo passo nell’ambito dell’intelligenza artificiale, visto che il nuovo chip può simulare fino a 40mila neuroni, contro gli 86 miliardi del cervello umano. Non solo, il super-chip riesce a simulare fino a 10 milioni di connessioni tra le cellule nervose (sinapsi), anche se per ogni neurone umano sono possibili fino a 100 milioni di sinapsi.