Arriveranno presto le prime valvole cardiache stampate in 3D. Proprio così, e saranno realizzate “su misura” per ogni tipo di cuore. E, secondo le stime, entro il 2050 circa 850mila persone ne avranno bisogno.
Lo conferma uno studio pubblicato sulla rivista Matter ed elaborato dai ricercatori del Politecnico Federale di Zurigo (Eth) guidati da Fergal Coulter. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con l’azienda del Sud Africa Strait Access Technologies (Sat).
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Queste nuove valvole mostrano molti vantaggi rispetto a quelle di cui si dispone attualmente. Oggi, infatti, per realizzarle, si utilizzano materiali molto rigidi oppure si usano quelle derivate da mucche e maiali.
Valvole cardiache stampate in 3D: fatte con un materiale flessibile e realizzate in tempi rapidissimi
Le prime valvole cardiache stampate in 3D saranno realizzate in silicone. Si tratta di un materiale flessibile e biocompatibile, che si può stampare in tempi molto rapidi. Per averne una, infatti, è sufficiente un’ora e mezza di lavoro. Per realizzare quelle attuali, invece, sono necessari dei giorni.
Non solo. Questo tipo di materiale rende molto più facile ai chirurghi collegare la valvola al tessuto cardiaco circostante, evitando terapie anti-rigetto per il resto della vita.
Come abbiamo detto, queste valvole possono essere “su misura”. Proprio così, i ricercatori possono stabilire forma e misura uniche della valvola difettosa, grazie a una tomografia computerizzata o una risonanza magnetica. Tramite questi meccanismi sarà possibile stampare una valvola che si adatti perfettamente al cuore del paziente.
I primi test hanno già portato dei buoni risultati. I ricercatori puntano, per cominciare, a estendere la durata delle loro valvole ad almeno 10-15 anni (come quella dei modelli attuali). Per poi prolungarla ancora oltre. Tuttavia, dovranno passare almeno 10 anni ancora prima che le valvole cardiache stampate in 3D siano realmente disponibili.