È Tokyo la città più high tech del mondo: lo conferma la recente indagine “Innovation Cities Index 2018”, elaborata da 2thinknow, su un campione di 500 città e tenendo conto di 162 indicatori. La capitale giapponese “è riuscita ad abbracciare la tecnologia smart e a diventare avanguardia nello sviluppo dell’industria robotica e 3D”.
Nonostante Tokyo sia molto conosciuta per i suoi primati nell’ambito della tecnologia e dell’innovazione, molti si aspettavano di vedere al primo posto la Silicon Valley (che comunque resta sul podio, al terzo posto); mentre si aggiudica la medaglia d’argento Londra, grande hub tecnologico e punto di riferimento finanziario a livello mondiale.
Scorrendo il report, nelle prime 10 posizioni, ci sono New York, Los Angeles, Singapore, Boston, Toronto, Parigi e Sidney. E le nostre capitali?
High tech: lo studio non vede città italiane nelle prime posizioni
Il primo capoluogo italiano a comparire nell’indagine è Milano, al 40esimo posto (con imprese come Pirelli, Unicredit); solo al 47esimo posto troviamo invece Roma (con aziende come Enel e Leonardo). Dunque, su scala globale, l’Italia è ancora indietro e, nonostante i numerosi progetti, fa ancora fatica ad affermarsi nell’ambito high tech. Questo probabilmente perché alla base mancano gli investimenti. Su scala europea, invece, lo studio vede Milano in 13esima posizione e Roma in 17esima. Non un ottimo risultato, insomma.
Oltre la città milanese e quella capitolina, vediamo insieme quali altri capoluoghi italiani sono presenti nell’indagine e come si posizionano. Dopo Roma c’è Napoli (136°, 51° in Europa), Torino (164°, 64° in Europa), Firenze (211°, 80° in Europa), Bologna (231°, 89° in Europa), Venezia (277°, 105° in Europa), Parma (295°, 111° in Europa), Padova (318°, 121° in Europa), Verona (319°, 122° in Europa), Modena (333°, 127° in Europa) e poi chiude Trieste (339°, 130° in Europa).