Non è la prima volta che si parla di auto volanti, ma stavolta l’esordio nei nostri cieli sembra essere veramente dietro l’angolo: parliamo di automezzi dotati di ali pieghevoli, in grado di volare fino a 3.000 metri di altezza e di ospitare a bordo 4 persone, con autonomia di 600 km e una velocità massima di 160 km/h.
Si chiama Transition ed è il prodotto di un’azienda fondata da ingegneri del Mit specializzati in aeronautica e astronautica: è stata poi acquistata dal gruppo cinese Zhejiang Geely (che possiede anche Volvo e Lotus). Secondo i produttori, i primi modelli decolleranno entro il 2019.
La Transition, una via di mezzo fra una macchina e una aereo, non avrebbe bisogno di piste per atterrare e decollare (anche se probabilmente per motivi di viabilità avrà bisogno di spazi dedicati).
Il progetto dovrebbe partire con le Olimpiadi di Los Angeles, fra due anni, ma a breve verranno aperti i pre-ordini: l’obiettivo è espandersi su scala globale in massimo 10 anni.
Non è questo il primo tentativo di spostare la viabilità cittadina dalla terra al cielo: tra gli esempi più recenti, il test di Volocopter, aereo senza pilota, presentato all’ultimo Salone internazionale dell’Automobile di Ginevra, ma anche la Kitty Hawk di Larry Page, una sorta di moto volante e AirMule, l’ambulanza del cielo messa a punto dalla Tactical Robotics per soccorrere i soldati sui campi di battaglia.