Intelligenza Artificiale, l’Europa mira in alto e si pone 3 obiettivi: aumentare gli investimenti per rafforzare la competitività; costruire le basi affrontare i cambiamenti socioeconomici che le nuove tecnologie comportano; garantire un quadro etico e giuridico idoneo.
Proprio nella prospettiva della nascita di nuovi lavori, ma soprattutto di nuove figure professionali legate alla rivoluzione digitale, la Commissione chiede gli Stati membri di adattare alle esigenze moderne i sistemi di istruzione e formazione, favorendo le transizioni nel mercato del lavoro sulla base del pilastro europeo dei diritti sociali.
L’Europa sosterrà i partenariati imprese-istruzione non solo per trattenere in Europa sempre più talenti nel campo dell’Intelligenza Artificiale, ma anche per attrarne di nuovi. Come? Creando percorsi formativi dedicati grazie ai finanziamenti del Fondo sociale europeo e sostenendo le competenze digitali e quelle in scienza, tecnologia, ingegneria e matematica (STEM), nonché l’imprenditoria e la creatività.
“Come già in passato il vapore e l’elettricità, l’Intelligenza Artificiale sta trasformando il nostro mondo. Pone sfide nuove che l’Europa deve affrontare compatta se vogliamo che l’IA abbia successo e funzioni per il bene di tutti”, ha dichiarato Andrus Ansip, vicepresidente responsabile per il Mercato unico digitale.
Intelligenza Artificiale: ecco il piano per gli investimenti
La Commissione aumenterà di 1,5 miliardi di euro le risorse per il periodo 2018-2020, nell’ambito del programma di ricerca e innovazione Horizon 2020, che dovrebbero attivare altri 2,5 miliardi di contributi dei partenariati pubblico-privato che già esistono, come per quanto riguarda big data e robotica. Altri 500 milioni arriveranno grazie al Fondo europeo per gli investimenti strategici a sostegno delle imprese e delle startup che vogliono investire nel settore dell’IA.
Un sostegno notevole per il settore dell’Intelligenza Artificiale nei campi principali, dai trasporti alla sanità, potenziando i centri di ricerca in tutta Europa intera con lo scopo di incrementare le prove e la sperimentazione. La Commissione sosterrà anche l’elaborazione di una “piattaforma di IA a richiesta” che darà accesso alle risorse pertinenti all’IA nell’UE a tutti gli utenti.
“Dobbiamo investire almeno 20 miliardi di euro entro la fine del 2020. La Commissione sta facendo la sua parte: oggi diamo ulteriore impulso ai ricercatori perché possano sviluppare la prossima generazione di tecnologie e applicazioni di IA, e alle imprese perché possano accettarle e adottarle”, ha spiegato Ansip.
Intelligenza Artificiale: un nuovo quadro etico e giuridico
La Commissione presenterà entro la fine dell’anno gli orientamenti etici sullo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale, facendo riferimento alla Carta dei diritti fondamentali dell’Ue e al lavoro del Gruppo europeo per l’etica delle scienze e delle nuove tecnologie, assistita da tutti i portatori di interessi riuniti nell’Alleanza europea per l’IA. Saranno tenute in considerazione soprattutto la protezione dei dati e la trasparenza.
Entro la metà del 2019 saranno pubblicati anche gli orientamenti sull’interpretazione della direttiva sulla responsabilità per danno da prodotti nell’ambito dell’evoluzione tecnologica, per fare chiarezza sul quadro giuridico ai consumatori e ai produttori nel caso di prodotti difettosi.
L’obiettivo è quello di sviluppare un piano coordinato in materia di Intelligenza Artificiale da avviare entro la fine dell’anno. Si intende portare al massimo livello l’impatto degli investimenti a livello dell’Ue e nazionale; favorire la cooperazione in tutta Europa; effettuare scambi di pratiche ottimali e garantire la competitività mondiale dell’Ue in questo campo.
La Commissione continua a lavorare intanto allo sviluppo di componenti e sistemi elettronici più efficienti (per esempio i chip creati per eseguire operazioni di IA), computer all’avanguardia e idee faro sulle tecnologie quantistiche e sulla mappatura del cervello umano.