Si chiamano Olimpiadi della Creatività e sono una vera e propria sfida a ‘colpi’ di genio creativo tra gli studenti delle scuole dell’infanzia, primarie e medie, del territorio di Civitavecchia, Tolfa e Allumiere. Perché si tratta di un’iniziativa importante?
Secondo lo studio “Il futuro dei lavori” del World Economic Forum la creatività diventerà una delle competenze più richieste nel 2020, insieme al problem solving e al pensiero critico. Creatività significa immaginazione, innovazione e capacità di proiettare molteplici prospettive.
L’idea, creata dall’educatore Marco Vigelini, è patrocinata dai comuni di Civitavecchia, Tolfa e Allumiere, con il sostegno della Fondazione Ca.Ri.Civ. e il supporto tecnico di CampuStore (leader italiano nel mercato dell’educazione nel mondo della scuola).
Al via lo scorso febbraio, la prima edizione ha visto la partecipazione di tantissimi progetti: 50 per il contest fisico e 15 per quello online. Le semifinali si svolgeranno il prossimo 21 aprile, mentre la giornata conclusiva è prevista il 19 maggio.
Olimpiadi della Creatività: l’intervista a Marco Vigelini, educatore e ideatore del progetto
Come è nata l’idea di organizzare le Olimpiadi della Creatività?
Come educatore sono sempre molto attento a tutto ciò che riguardi la scuola: dall’approccio didattico alle nuove tecniche di insegnamento, dal comportamento degli studenti alle loro abilità etc. Con rammarico mi sono reso conto nel tempo che si sta perdendo la dimensione creativa, soprattutto nel periodo scolastico che va dalla scuola d’infanzia alle medie. Non fraintendetemi, non sto dicendo che le scuole non si impegnino in questo ambito, tutt’altro. Il loro grande lavoro, però, resta chiuso tra le mura di un’aula. E, l’anno dopo, spesso è già dimenticato. Ecco perché ho voluto creare le Olimpiadi della Creatività: per costruire un tavolo di confronto tra gli studenti che potranno non solo mettersi in gioco creando progetti innovativi, ma soprattutto lasciare traccia dei loro lavori creativi.
Ha parlato di “lasciare una traccia”, come?
Le Olimpiadi della Creatività si sviluppano su una piattaforma che si chiama Creatubbles, una sorta di social network per bambini, costantemente monitorato dagli adulti. Per ogni bambino iscritto, infatti, c’è un parente o un insegnante associato. Su questo sito ogni classe espone il proprio progetto creativo attraverso la pubblicazione di una gallery e racconta con le foto le fasi di elaborazione. Sarà anche possibile lasciare il proprio apprezzamento per un’idea, lasciando sotto la gallery una ‘bolla’ di gradimento (una specie di like ndr). Questo permetterà alle scuole di conservare il lavoro svolto nel tempo, per non perderne traccia, per far sì che non cada nel dimenticatoio l’anno seguente.
I progetti in gara sono molti, oltre 60. Questo denota una risposta positiva da parte delle scuole al concetto di creatività innovativa.
Esattamente! Questo vuol dire soprattutto una grande sensibilità da parte delle strutture scolastiche. Nonostante la tecnologia sia il nostro presente, ci sono ancora moltissimi docenti diffidenti. Io credo invece che si debba spingere per l’introduzione di materie innovative all’interno dei programmi didattici, proprio perché la tecnologia è anche il nostro ‘domani’ e rimanerne fuori significa inevitabilmente essere esclusi dalla società e dal mondo del lavoro. Attenzione, però, io porto avanti un tipo di educazione digitale consapevole. Sulla piattaforma che utilizziamo, per esempio, sono vietati contenuti non inerenti al progetto, come selfie o simili, né è possibile pubblicare un commento senza prima l’approvazione degli amministratori. L’obiettivo, dunque, è quello di trasmettere un uso consapevole del mezzo tecnologico, al servizio, in questo caso, di creatività e innovazione. Con la massima tutela dell’infante, sempre.
Sul sito delle Olimpiadi si legge Contest fisico e Contest online. Che vuol dire?
Per la prima edizione delle Olimpiadi della Creatività, abbiamo aperto le porte ai comuni di Civitavecchia, Tolfa e Allumiere, appunto con un Contest fisico. Le scuole appartenenti a questi territori che hanno aderito, parteciperanno fisicamente alle giornate organizzate per la semifinale (il 21 aprile) e la finale (il 19 maggio). Durante questi eventi alunni, genitori e insegnanti si sfideranno in gare di creatività vere e proprie, non posso svelare i dettagli ma saranno tantissime competizioni creative e soprattutto divertenti. Mentre il Contest online è stato aperto per dare la possibilità di partecipare anche a tutte quelle strutture extraterritoriali, come Bari, Enna, Genova, che verranno valutate principalmente attraverso la piattaforma.
Un progetto che ha tutta l’intenzione di espandersi.
Assolutamente. Già posso annunciarvi che ci sarà una seconda edizione nel 2019. Non solo. Abbiamo ricevuto richieste di partecipazione da 5 regioni diverse. L’obiettivo è quello di estendere l’iniziativa a tutto il territorio nazionale. E non escludo di allargare la prospettiva anche al contesto internazionale. Questo perché tecnologia, il digitale e l’innovazione ci permettono di non avere limiti.
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