MarioWay è un’invenzione innovativa e moderna che consente alle persone con disabilità fisiche di stare in posizione eretta. L’idea è venuta a un educatore sociale, Mario Vigentini, che ha deciso di inventare un dispositivo all’avanguardia per migliorare la qualità della vita di persone che non sono indipendenti fisicamente.
Passare dallo star vicino a queste persone al realizzare concretamente qualcosa di utile per loro: dopo vent’anni da operatore sociale, Vigentini ha fatto un incontro che gli ha cambiato la vita, così ha progettato un ‘accessorio’ pratico che, tra le altre cose, può ovviare al problema psicologico e fisico di chi è costretto a stare tante ore seduto.
MarioWay: l’invenzione per disabili nata da un incontro speciale
Per oltre vent’anno Mario Vigentini ha operato nel sociale, aiutando persone non autonome, con disturbi fisici e mentali. Un filantropo, senza dubbio, ma anche un uomo determinato, che ha dedicato anima e cuore a un progetto altruistico.
La sua sensibilità, il suo mestiere e un incontro speciale, lo hanno portato all’ideazione nel 2013 di MarioWay: “Durante il mio percorso da educatore mi fu presentato un uomo seriamente compromesso nelle funzioni vitali – ha raccontato Vigentini – al quale furono diagnosticati due mesi di vita. Il mio lavoro consisteva nello stargli vicino. Era seduto su una carrozzina e indossava una mascherina perché temeva di essere contagiato da qualcuno. Aveva paura di non avere il controllo sul suo corpo e soffriva di disturbi psichici. La volontà di entrambi fu quella di instaurare una relazione significativa, per quanto breve potesse essere”.
L’uomo ha cominciato con il tempo e con l’aiuto di Mario a uscire di casa, trovare un lavoro e prendere perfino la patente. “Alla fine quei mesi si sono trasformati in anni grazie alla ritrovata gioia di vivere. Questa storia – ha continuato – è l’esempio di come una relazione può andare oltre ogni aspettativa”.
MarioWay, un progetto speciale: come funziona
Un’invenzione che porta il nome di chi l’ha ideata: “Volevo rendere la mia creazione facilmente riconducibile a me – ha spiegato Vigentini – E fare in modo che mio figlio sappia che il suo papà ha inventato qualcosa che vuole migliorare la vita delle persone che non sono autonome. Persone che presentano disabilità e disturbi mentali”.
Come abbiamo già detto, MarioWay è una carrozzina verticalizzante e 100% mani libere, che consente alle persone con disabilità fisiche di stare in posizione eretta. Questo è molto importante, soprattutto per coloro che hanno delle patologie che li costringono a stare seduti tante ore al giorno.
La carrozzina si sposta grazie ai movimenti del busto, si può alzare o abbassare in modo indipendente. Per creare il prototipo, Vigentini ha avuto un aiuto fondamentale: le competenze di alcuni ingegneri della Ferrari e del Politecnico di Milano, che lo hanno aiutato anche per il riconoscimento CEE (Comunità Economica Europea).
“A differenza delle carrozzine impiegate fino a ora, che risalgono al 1932, MarioWay ha due ruote e non quattro – ha evidenziato l’inventore – Assieme al dispositivo medico abbiamo ereditato anche un approccio alla malattia degli anni ‘30. Da allora non si è più fatto nulla”.
Ogni configurazione di MarioWay è personalizzata dal punto di vista ergonomico per adattarsi precisamente alle misure di chi la utilizza. Non solo. È anche un oggetto di design, dall’aspetto estetico curatissimo.
La startup si è aggiudicata una Menzione Speciale nel 2014 al 2nd European Award for Social Entrepreneurship and Disability; il Premio Speciale al Social Innovation Tournament nel 2015, ed è stata presentata ai ministri dei Trasporti del G7 lo scorso giugno.