Arte, Emancipazione e Inclusione le parole d’ordine di Crash, la monumentale installazione collettiva di Iconic Art System
Il 20 marzo la Reggia di Caserta – nell’ambito di una concessione di spazi a titolo oneroso- ospita un’installazione collettiva di arte contemporanea e impegno sociale con “Crash”: scultura e monumentale Venere site specific, simbolo di emancipazione e parità di genere. Per l’occasione, la Reggia Di Caserta, gioiello UNESCO, concede gli spazi della Sala Romanelli, dove i visitatori potranno usufruire dell’opera con lo stesso biglietto di ingresso al palazzo.
La figura della donna è rappresentata da una Venere alta 4 metri, con capigliatura afro e con la bocca avvolta da un velo bianco che termine su una mela simbolica: realizzata a cura di Giuseppe Loffredo con ICONIC Art System (a seguito di una richiesta degli spazi in concessione d’uso) dagli artisti Angelo Accardi, Luca Bellandi e Daniele Fortuna, è un omaggio alle donne e un manifesto universale. La capigliatura afro celebra le donne che hanno segnato la storia della lotta per la parità di genere, mentre l dettaglio della bocca si fa eco del peccato originale e dello stigma imposto alle donne nel corso della storia.
Crash, un’istallazione collettiva
Un progetto contemporaneo e “a sei mani”, studiato per combinare materiali tradizionali e alternativi, giocando con superfici lucide, trasparenze e riflessi per amplificare il messaggio. Alla resina bianca laccata da Angelo Accardi, che conferisce un aspetto marmoreo alla scultura, si aggiunge il dipinto su plexiglass di Luca Bellandi, riflesso da uno specchio, in un’illusione ottica di trasformazione creata dalla sovrapposizione del dipinto al drappo della scultura. A questi si unisce il legno di Daniele Fortuna che, con le sue forme stratificate e i colori vibranti, dona ulteriori tridimensionalità alla scena e all’installazione stessa, poggiata sul tappeto scenografico di Saints Studio, maison di moda vicina al mondo dell’arte: un patchwork di seta lungo 10 metri posto ai piedi della Venere per richiamare il legame tra arte, tessuto e storia.
A chiudere l’installazione sono una serie di opere firmate da Rocco Ritchie, Alessandro Flaminio, Mimmo Di Dio, Gaetano Di Dio, Marco Grasso, Fabio Abbreccia, Daniele Accossato e Pedro Perdomo.
ICONIC Art System, l’arte un linguaggio universale
“Crash” è la prima restituzione pubblica di ICONIC Art System, piattaforma innovativa fondata da Giuseppe Loffredo che punta a un dialogo artistico inclusivo, valorizzando i grandi artisti e supportando quelli emergenti.
“L’arte è un linguaggio universale, un ponte tra culture e un potente strumento di emancipazione” spiega Giuseppe Loffredo curatore dell’installazione e fondatore della Loffredo Foundation for the Arts and Inclusion, “vogliamo offrire ai giovani artisti emergenti non solo un supporto economico, ma un contesto sicuro e stimolante in cui sviluppare il proprio talento. Per questo motivo, abbiamo avviato un innovativo progetto di safe houses, residenze pensate come veri e propri centri di creazione e confronto, in cui gli artisti selezionati potranno sperimentare, dialogare e crescere attraverso la collaborazione. Queste strutture non saranno esclusivamente dedicate al mondo dell’arte, ma diventeranno un punto di riferimento per giovani che affrontano discriminazioni di genere o che hanno subito esclusione sociale a causa della loro identità. Vogliamo offrire loro non solo un rifugio, ma un’opportunità concreta per costruire un futuro in cui l’arte diventi uno strumento di libertà e inclusione”.
Iniziativa privata della Loffredo Foundation for the Arts and Inclusion, CRASH sarà visitabile nella Reggia di Caserta il 20 marzo 2025 e accessibile con il normale biglietto d’ingresso al palazzo.