Nel mondo, ogni anno vengono abbattuti più di 2 milioni di alberi per stampare biglietti da visita cartacei e, in media, l’88% dei biglietti da visita viene gettato in meno di una settimana. Puntare sul biglietto digitale e sulle sue funzionalità smart significa puntare sulla ragione più ovvia: salvare gli alberi.
In casa nostra l’Istat ci dice che 6 imprese su 10 sono attente a consumi e impatto ambientale. Il 68% di loro controlla il consumo di carta.
Nell’era di internet e con buona pace di LinkedIn, l’unico elemento che sembra in qualche modo sopravvivere nel tempo al rinnovamento tecnologico, vuoi per la sua connotazione così discreta, ma anche per le sue dimensioni, è proprio il biglietto da visita. Per alcuni ormai può però risultare obsoleto, per altri sembra essere l’unico strumento in grado di rompere la consuetudine: presentandosi oggi in modo smart ed eco-sostenibile.
Da questo, nasce l’intuizione di Kipin, un progetto tutto italiano, che a pochi anni dalla sua fondazione, ha già conquistato oltre 26.000 utenti, che hanno condiviso il proprio biglietto da visita quasi 1 milione di volte.
“Kipin nasce dalla difficoltà di trasferire tutte le proprie informazioni attraverso un biglietto cartaceo, poco capiente e per nulla flessibile” spiega Cristiano Vitolo, founder di Kipin, e prosegue: “Il vantaggio principale è che il destinatario non ha bisogno di utilizzare l’app sul proprio device per visualizzare i biglietti: è sufficiente un dispositivo connesso ad internet”.
Biglietto intelligente
Accedendo a Kipin, l’utente può creare più biglietti da visita personalizzati (per uso personale, professionale o per hobby), conservarli sul proprio smartphone e condividerli con chi vuole, scegliendo uno dei canali a disposizione per il trasferimento della card: e-mail, SMS, WhatsApp e QR code. Utilizzando quest’ultimo metodo, il destinatario non deve fornire alcun recapito al mittente ma può semplicemente inquadrare il dispositivo di quest’ultimo per visualizzare il suo biglietto da visita.
Tutti i recapiti visualizzati sul biglietto sono interattivi: il destinatario può cliccare sulle icone corrispondenti per visitare i profili social del titolare del biglietto, chiamarlo premendo sul numero di telefono e persino aggiungere il contatto direttamente nella propria rubrica.
Digitale è più green
E se ci si sente ancora nostalgici, ecco la Kipin Bamboo Card che, ispirandosi ad aspetto e modalità di condivisione dei vecchi biglietti da visita cartacei, permette di condividere il proprio biglietto da visita via NFC (comunicazione senza fili tra due dispositivi). Basta avvicinare la card allo smartphone del destinatario per trasferire i dati desiderati. E se il destinatario non supporta la tecnologia NFC si può sempre inquadrare con la fotocamera il QR code posto sul retro della card.
Le funzioni extra ed i filtri sulla privacy
In aggiunta alla versione base completamente gratuita, che permette di creare e condividere il proprio biglietto da visita digitale, sono disponibili due diverse versioni a pagamento, denominate Gold e Platinum.
In tali versioni, c’è la possibilità di monitorare le statistiche di accesso, visualizzazione e condivisione del proprio biglietto da visita, per sapere quante e quali persone hanno visualizzato la card, nonché la possibilità di modificare l’aspetto grafico attraverso template e strumenti di personalizzazione.
L’applicazione permette inoltre di filtrare ciascun biglietto prima di inviarlo, selezionando solo i dati che si desiderano condividere con il destinatario.
Inoltre, è possibile creare una firma professionale digitalizzata, con tutte le informazioni di interesse da poter utilizzare per le proprie comunicazioni e-mail. In aggiunta, si può generare anche uno sfondo virtuale personalizzato da utilizzare nelle videocall, che riporta dati personali, ruolo e persino il QR code del biglietto da visita, accessibile dagli altri partecipanti semplicemente inquadrandolo attraverso la videocamera dello smartphone.
Altro vantaggio è che, a differenza del classico biglietto cartaceo, il biglietto digitale non può essere perso. La facilità di condivisione non è solo innovativa ma rende il cartoncino quasi desueto: uno spreco di risorse, impattante sull’ambiente, qualcosa di sempre più lontano. La versione digitale permette una maggiore flessibilità, grazie alla possibilità di inserire numerose informazioni aggiuntive (come link ai profili social, video, mappe interattive e tanto altro), nonché di aggiornare in qualsiasi momento i dati contenuti in esso.
Kipin: i prossimi passi
L’obiettivo è quello di implementare sempre nuove funzionalità: settimanalmente e anche grazie al supporto delle stesse aziende che utilizzano quotidianamente la tecnologia. I prossimi sviluppi, riguarderanno una maggiore possibilità di raccolta e condivisione dati, nonché una futura e maggiore integrazione con altri sistemi e piattaforme.