Oltre la metà degli Italiani over 55 destinerebbe un lascito testamentario a una causa ambientale. Lo dice il nuovo sondaggio commissionato dal WWF
C’è un modo per lasciare questo Pianeta che è non è per nulla collegato a “qualcosa che finisce”. Esprime invece amore verso le generazioni a venire e il desiderio di garantire loro un futuro migliore. È questa la motivazione principale per cui oltre la metà degli Italiani over 55 (il 59%) destinerebbe un lascito testamentario a una causa ambientale. A mostrarlo è il nuovo sondaggio commissionato dal WWF a EMG Different riguardo la percezione degli italiani sui lasciti testamentari solidali. La pubblicazione avviene in occasione della giornata internazionale del lascito solidale, che si celebra il 13 settembre.
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Che cosa pensano gli Italiani
Dal nuovo sondaggio emerge che il lascito testamentario solidale, fatto quindi per associazioni no profit, è una possibilità conosciuta dal 70% degli Italiani. Tra gli intervistati, il 16% ha già pensato di lasciare i propri beni utilizzando questa opportunità. L’11% di chi non ci ha mai pensato, potrebbe prenderla in considerazione in futuro. Fra le tematiche ambientali, quella che più potrebbe spingerli a fare un lascito testamentario è il cambiamento climatico (il 46%). Segue l’inquinamento (il 35%) e la protezione della natura in Italia, il 27%.
La scelta di Gino e Donato
Chi decide di fare un lascito testamentario al WWF crede proprio nel valore della natura, da sempre è fonte di benessere per le persone, e desidera lasciare la firma del proprio passaggio su questo Pianeta. La scelta di Gino e Donato lo dimostra. “Gli zii hanno sempre amato la natura. Che fossero piante o animali, il rispetto per ciò che li circondava era lampante ma soprattutto tangibile”- racconta la nipote Sabrina -. “A dimostrarlo anche la scelta di non aver più voluto un’automobile ma di spostarsi a piedi o coi mezzi. Quando è morto Donato, le sue ceneri sono state sparse in mare e lo stesso è stato fatto per lo zio Gino… Un modo per ricongiungersi con la Terra”.
“L’amore per il pianeta, per ogni sua creatura, unita all’umana inclinazione di lasciare una traccia di sé, ha però determinato la volontà di scegliere il WWF come beneficiario del loro lascito testamentario – aggiunge Sabrina – . Grazie al loro gesto, un po’ di loro continuerà a vivere nelle attività che il WWF porta avanti quotidianamente”.
Il ringraziamento del WWF
Ora all’Oasi WWF di Vanzago, alle porte di Milano, c’è una quercia con una targa intitolata proprio a loro. “La quercia che il WWF ha dedicato a Gino e Donato è un bellissimo simbolo di prosecuzione della vita oltreché un modo per vederli uniti anche dopo la morte. Io e la mia famiglia ringraziamo l’associazione per il grande lavoro che svolge e per averci consentito di trovare un momento per riunirci e far arrivare agli zii i nostri pensieri”.
Un lascito al WWF significa donare in eredità la Natura che ci circonda e di cui tutti noi facciamo parte. Significa prendere parte ad un progetto straordinario, un progetto che non avrà mai fine. La
possibilità che la vita sulla Terra continui, in tutta la sua varietà e bellezza.