Venerdì 8 aprile 2022 alle ore 21.00 all’Auditorium San Francesco al Prato per il Festival del Giornalismo, va in scena Onora il tuo errore come fosse un’intenzione nascosta, incontro-performance con Morgan moderata dal giornalista e musicologo, Andrea Lai, già direttore artistico di Maker Music per la Maker Faire – European Edition e Music For Uncertain Time per il Ministero Affari Esteri e Cooperazione Internazionale.
In un dialogo sul confine, il luogo condiviso fra creatività musicale/artistica e l’errore Morgan e Andrea Lai, fra parole e musica e suoni propongono una lettura dell’errore che ne esalta la potenza generatrice, i successi e la costante presenza nella cultura.
Errare è un verbo polisemico, può voler dire vagare senza una meta precisa e può voler dire fare qualcosa nel modo sbagliato. Come nell’errare non si procede lungo una via retta, nell’errore si imbocca percorso non previsto. L’abbandono della via conosciuta segna l’errare come segna l’errore, entrambi sono un allontanamento dal razionale. L’errore è un’intenzione nascosta (nelle parole di Brian Eno), irrazionale appunto. Come da detto Francesco Pacifico: L’errore è come un tuo io dietro al tuo io che ti guarda e fa le cose che deve fare. Solo l’errore ha la capacità di squarciare il mondo e portarti con una scorciatoia da un’altra parte.
Morgan, attore culturale denso, espressionista e splendido system error, insieme ad Andrea Lai studioso del contemporaneo e del rapporto fra innovazione e creatività, indagano sull’errore come scintilla creativa, guizzo d’innovazione capace del rinnovamento della musica. Musica e tecnologia corrono parallele. Il violino, la chitarra, la chitarra elettrica, il giradischi, le tastiere i campionatori sono tutte innovazioni che la musica ha chiesto e contemporaneamente ha stimolato. L’arte invisibile, di massa e che tutti frequentano quotidianamente è anche quella più legata all’innovazione. L’uso improprio di strumenti e tecnologie spesso ha portato alla nascita di nuovi generi musicali. Un esempio su tutti, lo scratch diventato il tratto distintivo della musica rap, nato dall’errore di un giovane DJ di New York e diventato una delle discipline fondamentali dell’hip hop. Ma le note stesse sono vittime dell’errore: non solo il be bop e l’improvvisazione di Monk erano considerati non corretti dai puristi, ma anche alcuni accordi tensivi di Wagner che ora sono diventati uno standard del sound design del cinema thriller.