Realizzato dallo street artist ZED, nato dalla collaborazione fra le B-Corp italiane e Yourban 2030, #Unlockthechange è stato inaugurato in un luogo fortemente simbolico per l’Italia
Il 25 marzo 2022 è una data importante per Napoli: proprio in questo giorno verrà inaugurato nel capoluogo campano il più grande eco-murales del Sud Italia, 370 mq di arte urbana, che significano sostenibilità, bellezza, riqualificazione. Il murales si chiama #UnlockTheChange e nasce dalla collaborazione fra le B-Corp italiane e la no-profit Yourban 2030: realizzato dallo street artist ZED1, in collaborazione con PalomArt, racconta la favola di una bambina che svela al mondo la possibilità di accedere ad una dimensione diversa, libera dall’inquinamento e ricca di sostenibilità e cambiamento.
Un cambiamento da sbloccare, come dice lo stesso nome del murales e della campagna stessa: non è un caso che questo avvenga proprio alla periferia di Napoli, a a Fuorigrotta/Bagnoli, in un quartiere che ha vissuto in prima linea i danni dell’inquinamento industriale nel ventesimo secolo, ed esattamente dopo trent’anni dalla chiusura di Italsider (ex Ilva) e dello stabilimento Eternit di Fuorigrotta , che hanno provocato un’incidenza dei tumori sopra la media italiana e la tutt’ora attiva interdizione delle spiagge alla balneazione.
#UnlockTheChange è un messaggio potente e attivo: un eco-murales, curato dalla no-profit Yourban2030, che grazie alle eco-pitture Arlite con cui è realizzato riesce ad assorbire quotidianamente lo smog prodotto da 97 automobili.
“Siamo davanti alla più grande ondata di cambiamento della storia e siamo tutti chiamati a riprogettare i modelli di produzione e consumo affinché siano sistematicamente rigenerativi. Nessuno può tirarsi indietro e servirà tanta innovazione e creatività. ZED1 ha interpretato questo richiamo con la magia dell’arte e le B Corp sono felici di poter raccontare la loro idea di futuro a Napoli, città creativa e innovativa per definizione” commenta Paolo Di Cesare, co-founder di Nativa, country partner di B Lab in Italia.
Il primo eco-murales #UnlockTheChange è quindi un diretto invito al cambiamento che parte dell’omonima campagna di comunicazione lanciata dalle B Corp italiane, aziende certificate dall’ente non-profit B Lab in virtù delle loro performance ambientali, sociali ed economiche e che adottano e promuovono un paradigma economico più giusto e responsabile. Un impatto positivo che circa il 30% delle B Corp italiane si sono già impegnate a produrre, attraverso l’obiettivo di climate neutrality entro il 2030.
Veronica De Angelis, Presidente e founder di Yourban2030 commenta: ““Già per l’Anno Internazionale dell’Economia Creativa per lo Sviluppo Sostenibile, abbiamo incontrato aziende, per sensibilizzare attraverso l’arte e la riqualificazione, in un’ottica di Responsabilità Sociale d’impresa, sui Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite. Oggi siamo felici di supportare nella sua campagna #UnlockTheChange una realtà virtuosa come quella delle B Corp. Quest’opera, non nasce in un luogo qualsiasi: la scelta di una scuola è fondamentale per lanciare un messaggio di cambiamento ai giovani e per trasmettere i valori dell’Agenda 2030 ai cittadini del futuro”.
Il murales è stato realizzato con il coinvolgimento dell’intero territorio: la scuola media Silio Italico insieme al suo dirigente Diego Rije hanno collaborato attivamente, non solo concedendo il muro per la realizzazione dell’opera, ma coinvolgendo sia i professori che i giovani studenti in laboratori creativi che hanno dato vita alle lampadine del cambiamento, stimolando così una riflessione collettiva intorno al tema di #UnlockTheChange.
#UnlockTheChange è realizzato con la tecnologia brevettata Airlite dall’artista Zed1, su commissione delle B Corp italiane e in collaborazione con Yourban2030. La produzione del murales è di PalomArt, piattaforma internazionale di arte indipendente. I due assistenti che hanno aiutato Zed1 nella realizzazione del murales sono anche loro due artisti: Luca Zeus40, artista di fama internazionale fondatore del festival Back to the style e membro dell’associazione Bereshit, molto attiva all’interno del territorio partenopeo sulle produzioni di street art; Giovanni Anastasia, giovane e talentuoso artista napoletano di grandi prospettive.