Tom Taylor, vicepresidente di Alexa, ha spiegato come si evolverà l’intelligenza artificiale dei dispositivi Amazon.
Gli assistenti vocali sono ormai parte integrante della nostra quotidianità, sia che si tratti dello smartphone che nel caso di dispositivi domestici. Ora Amazon, come riferisce la cnbc, annuncia una novità piuttosto sorprendente che riguarda Alexa ma che potrebbe trovare d’accordo tutti i giganti della tecnologia. Per migliorare le prestazioni dell’intelligenza artificiale, infatti, potrebbe essere necessario parlare meno spesso con i dispositivi.
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Il vicepresidente senior di Alexa, Tom Talyor, è intervenuto in occasione di un summit tenutosi a Lisbona spiegando l’impegno dell’azienda. “Non si tratta solo di più dispositivi connessi. Si tratta di aggiungere intelligenza a tutto il sistema”, riporta cnbc. “È lì quando ne hai bisogno e passa in secondo piano quando non ti serve”. In altre parole, l’intenzione è incentivare Alexa come supporto alle nostre attività in maniera più smart, senza bisogno di sollecitare ogni volta il singolo dispositivo.
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“Significa che parlerai meno con Alexa – aggiunge Taylor – Significa che stai trascorrendo più tempo a guardare il mondo”. In questa direzione si muovono anche le impostazioni di ‘Alexa Routines’ programmate per attivarsi in determinate occasioni. Con tale intelligenza ambientale, dunque, sarà sempre meno necessario chiedere ai dispositivi di svolgere certi compiti già impostati. Dalle tredici attività originarie di Alexa, oggi sono oltre 130mila le abilità cui il sistema è in grado di rispondere con miliardi di interazioni ogni settimana.
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