Il 65% delle etichette di integratori di carotenoidi e Omega3 non corrisponderebbe all’effettivo contenuto. È questo il dato più sconcertante che emerge dallo studio guidato dal prof. John Nolan e dal dottor Alfonso Prado-Cabrero. L’indagine dell’irlandese Waterford Institute of Technology ha confrontato quanto dichiarato in etichetta con la composizione effettiva.
L’etichetta, infatti, tende a catturare l’acquirente con immagini legate a un fisico asciutto e tonico invogliando, così, all’assunzione. Ma non è dimostrata completamente la relazione fra integratori e dimagrimento: da qui è partita la ricerca dei due studiosi. Occorrono, infatti, norme che impongano etichette veritiere che siano certificate da un ente indipendente. Il Waterford Institute of Technology, dunque, propone quella che definisce “Supplement Certified”.
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Articolo di Paola M. Farina
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