La Digital Markets Unit, il nuovo regolatore del Regno Unito è destinato a frenare la presa dei Big Tech sui media
Un nuovo regolatore del Regno Unito per i giganti della tecnologia Facebook e Google è stato lanciato il 7 Aprile 2021. Il suo primo mandato è vedere se un codice di condotta potrebbe migliorare l’equilibrio di potere tra le piattaforme e gli editori di notizie. Il governo infatti ha istituito la Digital Markets Unit (DMU) – parte dell’Autorità per la concorrenza e i mercati (CMA) – per impedire alle grandi aziende tecnologiche di abusare del loro dominio sul mercato. Questo dopo che il regolatore della concorrenza ha affermato che le regole esistenti non erano abbastanza stringenti ad evitare monopoli.
“Oggi è una pietra miliare nel percorso verso la creazione dei mercati online più competitivi al mondo, con i consumatori, gli imprenditori e gli editori di contenuti al centro”
ha detto Oliver Dowden, il Segretario di Stato con delega al digitale, sulla la nascita della DMU.
L’obiettivo del regolatore
L’unità è stata istituita dopo che la CMA ha concluso l’anno scorso che Google aveva un potere di mercato significativo nella ricerca. Inoltre Facebook aveva un potere di mercato ampio nei social media e nella pubblicità display.
Il Regno Unito ha affermato che l’unità si coordinerà con i partner internazionali che sono anche alle prese con la regolamentazione tecnologica. Quindi l’obbiettivo è aggiungere ulteriore freni
“Oggi è un altro passo verso la creazione di condizioni di parità nei mercati digitali. La DMU sarà un centro di competenze leader a livello mondiale in questo settore e, quando gli verranno fornite le competenze di cui ha bisogno, sono fiducioso che svolgerà un ruolo chiave nell’aiutare l’innovazione a prosperare e garantire risultati migliori per i clienti”,
ha dichiarato Andrea Coscelli, alla guida dell’Antitrust britannica.
Le nuove disposizioni
La Digital Markets Unit svolgerà molte funzioni fondamentali tentando di risolvere il problema su più fronti. Prima di tutto il sistema tenterà di promuovere la concorrenza sul web, cercando in particolare di arginare scorrettezze fra le aziende. Inoltre si cercherà di tutelare maggiormente i dati dei consumatori e si offrirà loro una maggior scelta di beni e servizi.
“Questo codice aprirà la strada allo sviluppo di nuovi servizi digitali e prezzi più bassi. Offrirà ai consumatori più scelta e controllo sui propri dati e sosterrà la nostra industria dell’informazione. Questo è vitale per la libertà di espressione e i nostri valori democratici”,
ha spiegato Oliver Dowden. La Digital Markets Unit collaborerà con con il regolatore delle comunicazioni Ofcom. In questo modo si cercherà di stilare un nuovo regolamento comportamentale per l’interazione tra aziende e fornitori. Le regole attuali sono infatti a favore delle sole grandi realtà. Per adesso il regolatore deve ottenere il nulla osta del Parlamento per ottenere i poteri necessari a combattere l’antitrust. I primi provvedimenti riguarderanno la regolamentazione delle fusioni e le prime realtà colpite saranno Facebook, Google e Apple.