Il food delivery non è più esclusiva delle grandi città: nei paesi di provincia arriva Alfonsino, il delivery dal volto umano

Fino ad oggi il food delivery a domicilio è stato appannaggio delle grandi città: i rider in bicicletta o in motorino li vediamo percorrere le strade dei capoluoghi, ma nelle cittadine di provincia, che poi sono il luogo dove la maggior parte degli italiani vive, questa comodità non era ancora arrivata.

Parliamo al passato, perchè adesso qualcuno che percorre le strade dei paesini portando a domicilio pizza, kebab, hamburger o cibo gourmet c’è: si chiama Alfonsino, ed è il primo food delivery di provincia, 100% italiano, che mette al centro il rapporto umano fra cliente e ristoratore.

Alfonsino è sostenibile, sia nelle modalità di coinvolgimento dei rider che dei ristoratori all’interno della piattaforma: è amichevole verso i clienti, che possono prenotare in modo rapido ed immediato tramite la chat di Facebook, senza credenziali ma usando il chat-bot nativo sviluppato in-house, oppure tramite la App disponibile sui principali store, che offre anche la possibilità di tracciare in tempo reale il rider che consegna il pasto.

Alfonsino Delivery nasce nel 2016 a Caserta e ad oggi conta circa 1.000 ristoranti affiliati, numero che entro la fine di marzo 2021 dovrebbe salire a quota 1500, copre 300 città circa e 8 regioni. E’ una risorsa importante per l’occupazione locale ed un esempio per le condizioni lavorative che offre ai suoi rider, che vengono assunti direttamente dall’azienda: entro la fine del 2022 si vogliono contrattualizzare 3000 nuovi collaboratori, per un totale di 3.700 rider su tutto il territorio nazionale.

In un’ottica di sviluppo del servizio, la ricerca di rider sul territorio è sempre attiva. Con Alfonsino il fattorino può scegliere data ed orario di lavoro selezionando il turno direttamente in app. I rider ricevono pagamenti settimanali, driver kit gratuito e guadagnano un fisso per ogni turno preso. Per candidarsi basta compilare il form sul sito https://alfonsino.delivery/driver

Inutile dire che in tempi di pandemia il delivery di Alfonsino assume un’importanza ancora più vitale per tutte quelle piccole realtà locali di ristorazione che, al pari delle più grandi sul territorio nazionale, stanno boccheggiando da mesi.

In questo momento particolare il digital food delivery rappresenta allo stesso tempo un valido strumento per rispondere alle esigenze dei clienti dei piccoli centri, meno propensi ad uscire di casa per andare al ristorante e una soluzione ad una situazione difficile per i ristoratori che possono così continuare la loro attività, senza violare le regole imposte dai nuovi provvedimenti volti a contenere la diffusione dei contagi da Coronavirus”- dichiara Domenico Pascarella, co-founder di Alfonsino.

Il delivery di Alfonsino continua a crescere, anche grazie al crow founding:

nel 2018, grazie alla prima campagna di equity crowdfunding, chiusa in tempi record e raccogliendo 150.000 euro, l’azienda casertana ha accelerato il processo di crescita, incrementando il proprio team ad oggi composto da 30 risorse e il numero di ristoranti partner arrivando a quota 700.

A luglio Alfonsino è stato tra i vincitori dell’edizione 2020 dell’Unicredit Start Lab per la categoria “Innovative Made in Italy”, aggiudicandosi un grant di 10.000 euro, e, poco prima, ha dato il via al secondo round della campagna di crowdfunding, sulla piattaforma 200Crowd, superando l’obiettivo di 350.000 euro prefissato e raggiungendo oltre 400mila euro ed un overfunding del 125%. Un traguardo che servirà a raggiungere più di 400 comuni serviti entro il 2022, decuplicando così il volume d’affari dell’azienda che, al termine dell’anno in corso, genererà un fatturato complessivo di oltre 3milioni di euro.