Entro il 2020 gli attacchi ransomware triplicheranno e i deepfake gli daranno una mano
Cosa sono i deepfake?
In Italia ce ne siamo accorti relativamente tardi, mentre nel resto del mondo (soprattutto nella zona a luci rosse) il fenomeno già impazzava: l’utilizzo più pericoloso dell’intelligenza artificiale porta alla nascita dei deepfake, quei video che “sembrano veri” ma in realtà non lo sono, perchè sono stati realizzati utilizzando frame video già esistenti a comporne altri.
Al momento, secondo uno studio dell’azienda Deeptrace, sul web ci sarebbero 14.678 video deepfake, e il 96% è costituito da porno che hanno come protagoniste involontarie soprattutto attrici famose. L’utilizzo di deepfake in ambito politico (come il famoso discorso di Renzi a Striscia la notizia, per intenderci) non è ancora molto diffuso.
L’era dei deepfake è iniziata ufficialmente nel 2017, con un video che aveva come protagonista Mark Zuckerberg: ma mentre noi iniziamo a capire cosa sono i deepfake, c’è già chi è in grado di utilizzarli a scopi malvagi e lo farà a breve.
Deepfake, rischio serio per la sicurezza
Entro il 2020, secondo recenti previsioni di società di analisi, “gli attacchi ransomware (che bloccano il dispositivo che infettano e chiedono un riscatto per sbloccarlo) cresceranno poichè tenere in ostaggio i dati è un percorso rapido verso la monetizzazione”
In questa prima fase, le vittime di questa tecnologia saranno (oltre ai personaggi famosi) le aziende: secondo le previsioni gli “attacchi di integrità” come deepfakes “costeranno alle aziende oltre un quarto di miliardo di dollari” poiché gli hacker avranno a disposizione l’AI, la generazione di linguaggio naturale e l’intelligenza artificiale dei video per generare contenuti falsi, al solo scopo di ingannare gli utenti.
Si prevede quindi un aumento del volume di affari nel settore dell’anti-sorveglianza: utenti privati e aziende vorranno proteggersi dall’occhio del web e chiederanno sempre più servizi per essere schermati e protetti.
Le pubbliche amministrazioni saranno le più a rischio: le previsioni di Forrester mettono in conto nel 2020 almeno un attacco di ramsoware contro il sistema informatico di un municipio che metterà in significativa difficoltà i cittadini.