A che percentuale di radiazioni sono sottoposti gli operatori di risonanza magnetica negli ospedali, nelle cliniche e nei centri dove si effettuano questi tipi di esami strumentali? Anche di questo si è parlato durante il Congresso Annuale ISMRM (Società Internazionale di Risonanza Magnetica), organizzato dall’Italian Chapter AIRMM (Associazione Italiana di Risonanza Magnetica in Medicina).
La Comunità Europea ha stabilito, con una Direttiva (la 2013/35/UE) che i lavoratori del settore devono essere protetti il più possibile dai campi elettromagnetici e che vanno prese tutte le misure possibili per farlo: ciò nonostante, tutti sono consapevoli che i valori limite di esposizione possono essere facilmente superati quando si è in prossimità di apparati RM.
B-Field, lo strumento che monitora la salute dei lavoratori
Proprio durante il durante il Congresso Annuale ISMRM è stato presentato B-Field, l’innovativo sistema prodotto da West Systems, nato da un brevetto congiunto West Systems, Istituto Fisiologia Clinica-CNR e Fondazione Toscana Gabriele Monasterio, per il monitoraggio e la valutazione dell’esposizione ai campi elettromagnetici alla quale è soggetto il personale che lavora in Risonanza Magnetica (RM).
Questo sistema nasce proprio per valutare l’esposizione degli operatori in ambienti RM e aumentare il livello di precisione nella valutazione dei rischi.
B-Field (o dosimetro), caratterizzato da dimensioni compatte per non intralciare l’operatore durante il suo lavoro, garantisce quindi un monitoraggio continuo del campo magnetico e memorizza i dati raccolti, elaborandoli anche in forma aggregata e trasmettendoli poi al datore di lavoro, al Fisico Sanitario e allo stesso lavoratore, in modo che tutte le parti coinvolte abbiano una conoscenza accurata ed in tempo reale di quanto accade.
Il dosimetro può essere utilizzato per tutti i tipi di scanner RM clinici e preclinici attualmente in commercio ed è in grado di calcolare non solo il campo elettrico indotto a cui è esposto l’operatore ma anche di determinare quando viene superato il valore soglia dell’esposizione con diversi livelli di allarme (emergenza, allarme, preallarme) per l’intero corpo e, separatamente, per i diversi distretti corporei sorvegliati (testa, arti, corpo intero).
Lo strumento permette anche di “sorvegliare” l’operato dello stesso lavoratore, verificando se si muove all’interno della stanza in modo da esporsi il meno possibile ed evitando comportamenti sbagliati (quali ad es. camminare o effettuare rotazioni della testa e/o torsioni del busto ad elevate velocità). L’analisi di questi dati, acquisiti dai dispositivi alla fine del turno di lavoro su più giorni lavorativi, potrà fornire al datore di lavoro una sorta di manuale di “buone pratiche” da condividere con i lavoratori e da utilizzarsi per la formazione del personale addetto.