Autismo in pedana è il nome di un interessante progetto promosso da Sandro Cuomo, oro olimpico ad Atlanta nel 1996 e tecnico della Nazionale di spada. Un’iniziativa a Napoli che vuole riproporre un modello già avviato a Roma, a opera di Luigi Mazzone, neuropsichiatra infantile. Ecco di cosa si tratta
Autismo in pedana è il nome di un interessante progetto promosso da Sandro Cuomo, oro olimpico ad Atlanta nel 1996 e tecnico della Nazionale di spada. Si tratta di un’iniziativa a Napoli che vuole riproporre un modello già avviato a Roma, a opera di Luigi Mazzone, neuropsichiatra infantile.
Mazzone è stato sin da piccolo un bravissimo spadista, poi fondatore dell’Accademia Lia all’interno dei locali di una parrocchia romana. Nel 2016, alle Olimpiade di Rio, ha portato otto ragazzi autistici, con il supporto di 6 tutor e 2 neuropsichiatri. Si tratta di un progetto finanziato da Mariella Enoc, a capo del Bambino Gesù, per una cifra di ben 60mila euro.
“Aprire le porte della sala scherma all’autismo è un modello esportabile e riproducibile, qualcosa che può incidere profondamente nel sociale e dare quel magis al contesto napoletano” – ha spiegato Mazzone.
Autismo in pedana: perché scegliere proprio la scherma
Dall’esperienza capitolina nasce dunque l’idea di Cuomo di portare l’autismo in pedana, dove la scherma funge da strumento per dare valore alla diversità. La scelta di questo tipo di sport è mirata e punta a sviluppare nelle persone affette da autismo l’aspetto sociale, motorio e metacognitivo.
La scherma, infatti, incoraggia l’integrazione interpersonale e stimola l’analisi delle mosse dell’avversario, oltre a potenziare la percezione dell’altro e a trovare le soluzioni migliori per mettere a segno la stoccata.
“Abbiamo voluto sperimentare quest’approccio, percorrendo passi misurati. Ci affidiamo ad esperti e persone competenti del settore. Fase progettuale di start up da gennaio a marzo 2019 con quattro ragazzi autistici, per avviare poi in maniera strutturata e definitiva il progetto a settembre 2019” – ha commentato Cuomo.
Il progetto ha il patrocinio del Coni, della Federazione Italiana Scherma, del Comitato Italiano Paralimpico, dell’Unione dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus, insieme al Club Schermistico Partenopeo e l’associazione “AITA”.