Vanta già un milione e mezzo di contatti tra USA e Canada: l’applicazione si prefigge di connettere le persone che hanno perso qualcuno, aiutando nell’organizzazione del funerale e offrendo privacy e sicurezza per il ricordo del caro estinto
Non è la prima volta che si parla di profili social che vanno oltre la morte o di testamenti digitali, ma questa volta lo startupper Mark Alhermizi ha lanciato una proposta più significativa, diretta soprattutto a chi resta.
Con la sua Everdays, Alhermizi offre un servizio simile a un social network, dedicato però alla morte: serve per connettere le persone dopo la morte di una persona cara, per organizzare veglie e funerali, ma anche e soprattutto per evitare che la notizia della dipartita venga confusa nel mare magnum dei social. Con Everdays, applicazione gratuita IOs e Android, si possono inviare messaggi di cordoglio alla famiglia e creare un profilo commemorativo del defunto che resta intatto, in modo da poterlo usare per ricordarlo ogni volta che si vuole.
Everdays assicura la massima privacy e sicurezza: nessun troll potrà penentrare il sistema ed “infangare” il profilo del caro estinto.
“In parole semplici, potremmo considerarla il Facebook dei defunti”, ha dichiarato il CEO Alhermizi, spiegando che l’ultimo step (dopo un considerevole successo già ottenuto negli USA e in Canada, con un milione e mezzo di contatti raggiunti) è ottenere la collaborazione delle agenzie di onoranze funebri.
Anche la morte è una questione di cultura: in America la dipartita di una persona cara si “festeggia” dopo la cerimonia, offrendo cibo e bevande ad amici e parenti. In Italia non abbiamo questa abitudine, ma sempre più spesso si utilizzano i social per celebrare la vita di un congiunto scomparso e in molti casi le famiglie mantengono attivi i profili Facebook di chi non c’è più, per restare in contatto con gli amici e i parenti. Forse Everdays ha un futuro anche nel nostro paese.
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