Ricorda la trama di un episodio di Black Mirror, anche se l’Intelligenza Artificiale di Keepers nasce con le migliori intenzioni: arriva anche in Italia la possibilità di monitorare la vita online dei propri figli, con un applicazione che scandaglia i messaggi in entrata e in uscita dai dispositivi dei ragazzi, allertando il genitore se vengono usate parole “pericolose” o “offensive”
Keepers nasce proprio per combattere il cyberbullismo e si propone come sistema “non invasivo” per proteggere la vita digitale dei figli, assicurando la notifica al genitore soltanto in caso di reali motivi di preoccupazione: sono ben 4000 i termini nel vocabolario dell’app, in italiano, inglese e nei principali dialetti e ad ognuna di esse viene associato un grado di pericolosità a seconda della fascia d’età del ragazzo.
Tra le funzioni di Keepers, anche la geolocalizzazione dei dispositivi e il controllo della batteria del telefono del ragazzo: quando scende sotto il 10% il genitore viene avvertito.
Nata nel 2017 in Israele, da un’idea di Hanan Lipskin e Doron Yaakobi, a causa di un episodio di cyberbullismo che ha interessato da vicino Arik Budkov, un altro dei fondatori della start up, è stata premiata in diverse competizioni internazionali: ha vinto il Tesla University World Cup tenutosi a Copenaghen nel 2017; Horizon 2020, programma europeo che finanzia le PMI legate all’innovazione ed alla tecnologia e Go-Heroes, altra competizione legata alle startup tenutasi a Maratea nel 2016.
In Italia arriva grazie all’incontro con Penta Technology, società giovane che lavora sull’Intelligenza Artificiale, e propone 14 giorni di prova gratuita prima di sottoscrivere l’abbonamento da 1,99 al mese.
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