E’ uno degli architetti più famosi al mondo, ma è soprattutto, come lui stesso si definisce “disperatamente genovese”: Renzo Piano al momento occupa i titoli dei giornali di mezzo mondo con il suo “regalo”, il progetto di un nuovo ponte al posto di quello crollato il 14 agosto 2018, che ha deciso di fornire a titolo gratuito alla Regione Liguria.
Un progetto che è ancora rigorosamente top secret ma di cui qualche dettaglio (anche se non verificato) è trapelato sulla stampa: dovrebbe essere illuminato da 43 lampioni, per ricordare le vittime, e grazie ad un gioco di luci si creeranno delle vele che faranno sembrare il ponte una nave nel buio.
Renzo Piano ha rilasciato un’intervista a IlSole24ore, nella quale ha parlato del suo rapporto con la città di Genova, delle sue speranze per la ricostruzione del ponte e anche del progetto nella sua interezza.
“Sotto il ponte non può essere previsto che uno spazio vuoto e dunque un parco e tutto intorno ci dovrebbero essere incubatori di imprese, residenze, start up. Un progetto per fare in modo che la calamità possa anche diventare occasione di riscatto per la città», ha dichiarato l’architetto, che ha anche sottolineato come la città abbia bisogno subito di un nuovo ponte per non morire e per non causare danni a tutto il paese, bloccando la mobilità del porto.
“Genova deve reagire al crollo con nuovi cantieri e con idee per il futuro, ad esempio e innanzitutto, riconquistando l’acqua alla città“, ha affermato ancora Piano. Un messaggio forte, anche contro la cementificazione selvaggia e la crescita incontrollata, che speriamo venga recepito da chi dovere.