E’ online il nuovo Bando Editoria. La Regione Lazio ha approvato l’Avviso Pubblico “Interventi a sostegno dell’editoria, delle emittenti televisive e radiofoniche locali, della distribuzione locale della stampa quotidiana e periodica nonché delle emittenti radiotelevisive e testate on line locali”.
Bando Editoria Regione Lazio: chi può partecipare
Il nuovo bando editoria 2018 è rivolto a tutte le Imprese che alla data di presentazione della richiesta di contributo svolgano attività di informazione e comunicazione sul territorio della Regione Lazio. Nello specifico:
1. Emittenze televisive con tecnologia digitale terrestre (DTT) o a diffusione web o con trasmissione satellitare;
2. Emittenze radiofoniche con trasmissione di segnale con tecnologia analogica e digitale.
Queste imprese devono dimostrare di trasmettere con un segnale che copra almeno il 51% del territorio laziale (in caso di Digitale Terrestre, con copertura di un territorio di almeno 2749 Kmq) e di trasmettere per almeno 2 ore al giorno contenuti di informazione locale autoprodotta.
3. Stampa quotidiana e periodica locale, con un prodotti editoriali diffusi a pagamento per almeno il 25 % della tiratura dichiarata, distribuiti in almeno 15 comuni del Lazio (oppure a una popolazione di almeno 50.000 abitanti o in almeno 2 municipi di Roma Capitale) e che autoproducano informazione.
4. Agenzie di stampa che autoproducano informazione locale per almeno il 50% delle notizie pubblicate.
In tutti e quattro i casi, le imprese dovranno dimostrare di svolgere l’attività giornalistica avvalendosi di personale iscritto all’Ordine dei Giornalisti, l’80% dei quali iscritto all’Ordine del Lazio; con almeno un giornalista assunto con contratto a tempo indeterminato.
Bando Editoria Regione Lazio: cosa e quanto finanzia
L’avviso pubblico prevede 5 linee di intervento distinte e ripartisce tra queste la dotazione complessiva di 1,3 milioni di euro:
A. Innovazione Tecnologica e Organizzativa, che prevede contributi a fondo perduto fino a un massimo di 20.000 euro per la riorganizzazione dell’azienda editoriale, con particolare attenzione alle imprese dell’editoria multimediale e multicanale;
B. Valorizzazione dell’Attività Informativa, con contributi fino a 10.000 euro per l’acquisto di beni e servizi funzionali al potenziamento delle attività di informazione e comunicazione;
C. Occupazione e Formazione, che prevede contributi in forma di bonus occupazionale fino a 8.000 euro per assunzioni a tempo indeterminato e fino a 2.000 euro per la formazione del personale dipendente;
D. Comunità locali, contributi a fondo perduto fino a 10.000 euro per progetti di informazione rivolti alle comunità locali;
E. Inclusione Sociale, con contributi fino a un massimo di 10.000 euro per progetti:
– finalizzati a diffondere nelle scuole la conoscenza e l’uso dei media e della rete, prevenire fenomeni come il cyberbullismo, la ludopatia o l’uso inappropriato di internet;
– di sviluppo di forme di marketing pubblico territoriale e di informazione sulla cultura, le tradizioni tipiche locali e gli eventi che contribuiscono ad affermare l’immagine della Regione a livello nazionale ed internazionale;
– finalizzati a favorire l’accesso ai servizi pubblici ed in particolare a quelli diretti alla tutela della salute, dell’ambiente, nonché su temi di rilevanza civile e sociale.
Solo in quest’ultimo caso è richiesto che i destinatari siano soggetti pubblici o privati senza fine di lucro.
Per le linee di intervento A, B, D e E, il contributo coprirà il 90 per cento delle spese ammissibili.
Le spese ammissibili
- Per le linee A e B la Regione Lazio considera ammissibili spese quali:
- Attrezzature: macchinari, impianti, hardware e attrezzature varie, correlate al ciclo di produzione/erogazione dei servizi informativi. Sono esclusi quelli relativi all’attività di rappresentanza;
- brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche;
- Software e applicativi digitali necessari alle esigenze produttive dell’Impresa;
- Consulenza specialistica finalizzata allo sviluppo ed all’adozione di tecnologie ICT;
- L’acquisto di servizi cloud.
- Per le linee D ed E:
- servizi, consulenze e materiale di consumo necessari alla realizzazione del progetto;
- Leasing o noleggio della strumentazione e delle attrezzature, spese per il personale impiegato.