Il colosso dell’e-commerce sta effettuando test sui corpi dei suoi clienti con uno scanner 3D, pagando i partecipanti 250 dollari (per sottoporsi a più scansioni nell’arco di 20 settimane). Perché? Ecco l’ultima trovata di Amazon
Amazon sta effettuando test sui corpi dei suoi clienti con uno scanner 3D, pagando i partecipanti 250 dollari (per sottoporsi a più scansioni nell’arco di 20 settimane).
Perché? A detta del colosso dell’e-commerce l’obiettivo sarebbe quello di migliorare gli acquisti online di abbigliamento. Come? Raccogliendo informazioni relative alla trasformazione del corpo umano nel corso del tempo, grazie a un software creato dalla startup Body Labs, in grado di realizzare avatar tridimensionali delle persone, proprio partendo da un video o una foto.
Così Amazon avrebbe deciso di sfruttare questo metodo innovativo per agevolare le persone nella scelta della taglia giusta del capo che vuole comprare online. Il cliente potrebbe in questo modo utilizzare il proprio avatar per provare i vestiti virtualmente ed essere certi dell’acquisto, riducendo i resi e cambi che potrebbero incidere negativamente sul bilancio di gestione.
Amazon non è, però, l’unico brand che si sta muovendo in questa direzione: Savitude, per esempio, offre un sistema di riconoscimento visuale per abbinare un capo d’abbigliamento a varie corporature. Anche Virtusize, un sito svedese, consente ai clienti di paragonare ciò che hanno comprato con quello che stanno per acquistare.