Commercio del Lazio a portata di smartphone! Sono circa 2500 le piccole e medie imprese che hanno aderito al progetto: botteghe di artigiani, mercati, edicole e negozi della green economy saranno in rete dalla Confederazione nazionale dell’artigianato (Cna) grazie all’investimento di 4,5 milioni di euro stanziati dalla Regione Lazio.
L’iniziativa, nata nel centro storico della Sabina, mira a consolidare il legame tra il negoziante e i cittadini, investendo proprio sulla tecnologia. Scopriamo come.
Commercio del Lazio senza barriere: ecco l’app che raccoglie le imprese laziali
Il progetto punta a personalizzare l’offerta. Come? Gli imprenditori cominceranno a personalizzare, appunto, la propria vetrina digitale con foto e brochure. Da aprile tutti i cittadini interessati potranno consultarla grazie a un’app scaricabile gratuitamente sul proprio smartphone.
“Abbiamo creato 45 reti d’impresa in tutta la Regione – ha dichiarato Giovanna Marchese Bellaroto, presidente della Cna commercio di Roma – sono suddivise sia per settore che su base territoriale, ciò consentirà ai piccoli imprenditori di attrarre nuove fette di clientela, offrendo in cambio una proposta mirata”.
Ogni cliente, tramite un codice Qr, potrà ricevere offerte personalizzate a seconda delle sue necessità e dei suoi gusti personali. Gli utenti potranno ricevere comunicazioni da ognuno degli esercizi che fanno parte della rete del commercio del Lazio. Non solo. Da settembre i clienti potranno inoltre cercare il singolo prodotto all’interno di tutta la rete.
“L’obiettivo – ha spiegato Michelangelo Melchionno, presidente della Cna di Roma – è quello di rilanciare l’immagine di Roma attraverso l’utilizzo degli strumenti digitali, quindi la condivisione delle banche dati, per implementare la relazione con la clientela e promuovere lo sviluppo dei territori”.
L’app sarà suddivisa in reti distinte per categorie merceologiche: la rete degli alberghi e i B&b, quella delle edicole, quella dei mercati settimanali e rionali, etc. 14 macro aree e 42 reti organizzate, dai municipi alle province.
Saranno “online” i negozi più vicini al centro della città, per esempio la rete di “Monti alta”, le enoteche di ponte Milvio ma anche i negozi di periferia, come “I love Trullo” o quelli della Tiburtina, fino a Tivoli e Bracciano.