Un’indagine sullo stato delle PMI Federlazio ha evidenziato nel secondo semestre 2017 una ripresa in atto dalle imprese innovative e dall’export verso i paesi Extra-UE.
PMI Federlazio: su un campione di 450 imprese è emerso un segnale di ripresa dovuto all’innovazione e all’export, soprattutto verso i paesi Extra-UE.
L’indagine congiunturale fa riferimento al secondo semestre del 2017 ed è stata presentata lo scorso 15 febbraio da Silvio Rossignoli, presidente della Federlazio, e da Luciano Mocci, direttore generale.
All’incontro erano presenti anche Guido Fabiani, assessore allo Sviluppo Economico e Attività produttive della Regione Lazio; Lorenzo Tagliavanti, presidente di Unioncamere Lazio e Raffaello Bronzini, responsabile della Divisione Analisi e Ricerca Economica Territoriale della Banca d’Italia, sede di Roma.
PMI FederLazio: la ripresa in cifre
Per quanto riguarda il mercato nazionale, l’andamento degli ordinativi cresce di 10 punti passando da +3,7 a +13,7 rispetto al primo semestre del 2017. Anche i dati dei mercati internazionali sono positivi: quelli dal mercato Ue passano da +2,9 a +16,3, mentre quelli Extra-UE passano da -9,4 a +12,5. Il fatturato sul mercato domestico cresce da +4,4 a +11,2.
Le aziende che dichiarano di aver attuato investimenti aumentano, evidenziando un trend in crescita negli ultimi tre semestri: 36,9%, 38,1%, 38,9%. Di queste, il 23% ha attuato investimenti finalizzati ad attività di ricerca e sviluppo.
Anche il fatturato che arriva dal mercato UE è più che positivo, con un saldo di +17,4 e in crescita di 8 punti rispetto al semestre precedente. Il ricavo proveniente dal mercato extra UE torna decisamente in attivo passando da -6,7 a +22,6. Si stabilizza la situazione sulla produzione anche se in forma ridotta rispetto al precedente semestre (da +26,5 a +12,1).
In quanto a occupazione, Federlazio spiega che la percentuale di imprese che ha aumentato l’occupazione è in aumento: negli ultimi tre semestri si è passati da 0,7 a 8 per arrivare a 13,9 di questa ultima indagine. Per quanto riguarda le risorse umane e gli investimenti in formazione: solo il 18% delle aziende ha dichiarato di aver sfruttato occasioni di finanziamento rappresentate dai fondi interprofessionali e degli altri fondi pubblici (12%).
Il mercato interno potrebbe soddisfare le aspettative degli imprenditori con un aumento significativo sia degli ordinativi che del fatturato con saldi positivi (rispettivamente di +21,3 e +20,1).