Pronti per un torneo di biliardino? No, non al bar sotto casa ma in 25 scuole del Lazio, per promuovere l’integrazione sociale. Ecco perché funziona
Scuole del Lazio e calcio balilla, chi l’avrebbe mai detto! Eppure è quello che è accaduto in 25 istituti della Regione, dove è stato organizzato un torneo di biliardino.
L’iniziativa, promossa dalla FPICB (Federazione Paralimpica Italiana Calcio balilla) e dal Consorzio Sociale Tiresia, si chiama “Tutti insieme” e ha proprio l’obbiettivo di favorire l’integrazione sociale.
Visto il successo dell’operazione, l’idea delle due associazioni è quella di portare il progetto anche fuori dal Lazio, organizzando in futuro una competizione a livello nazionale.
Scuole del Lazio: perché scegliere proprio il calcio balilla
Il gioco del biliardino arriva in Italia negli anni ’50 e si è rapidamente diffuso con grande successo. Forse per la sua praticità, forse perché le regole sono poche e semplici.
Ecco perché si è scelto di inserirlo nelle scuole del Lazio, proprio perché è un’attività in grado di coinvolgere persone di tutte le età ed entrambi i sessi. È un gioco che favorisce, appunto, l’integrazione sociale.
Sì, perché è uno sport che cerca di non escludere proprio nessuno: anche le persone con disabilità, spesso impossibilitati a svolgere attività fisiche, si sono trovate coinvolte con grande eccitazione.
È anche un’attività ‘economica’: fare una partita a calcio balilla, infatti, nei baro così come nei locali, ha sempre avuto un prezzo accessibile a tutti (da un minimo di 0,50 centesimi a un massimo di 2 euro).
Non solo. È stato anche incluso nei Giochi Olimpici di Pechino nel 2008 come sport dimostrativo. Un’attività sportiva a tutti gli effetti insomma, non solo uno svago ricreativo da bar il pomeriggio dopo la scuola.
A conferma introdurre il calcio balilla nelle scuole del Lazio sia stata un scelta riuscita, è la testimonianza dell’entusiasmo con cui l’iniziativa è stata accolta dagli studenti. Questo è importante, soprattutto in un momento in cui i social, i videogame e gli smartphone sono assoluti protagonisti della vita dei ragazzi.