Al festival di Sanremo torna il dramma dei migranti con “Stiamo tutti bene”, canzone struggente del giovane Mirkoeilcane in concorso tra le nuove proposte: ecco il testo.
Maglietta rossa, calzoncini corti blu e le scarpette scure. Chi non ricorda la tragica storia di Aylan Kurdi? La foto del corpicino del piccolo siriano di appena 3 anni, senza vita e a faccia in giù sulla spiaggia, fece il giro del mondo. Svelava il dramma dell’immigrazione, scuotendo le coscienze dei grandi della Terra.
Aylan come Mario, che di anni ne ha 7 e mezzo, protagonista di “Stiamo tutti bene”, la canzone presentata al Festival di Sanremo 2018 da Mirkoeilcane, nome d’arte di Mirko Mancini, che ha già vinto il Premio Bindi e Musicultura nel 2017.
Il 31enne, in concorso tra le nuove proposte, ha riportato sul palco dell’Ariston la questione dei migranti. Dei naufragi e delle morti in mare, delle famiglie disperate in cerca di una vita migliore, normale. A centinaia stipati su imbarcazioni di fortuna verso un sogno chiamato Europa.
A parlare, nel testo di Mirko, è un bambino immaginario che affronta il viaggio della speranza pensando sia una vacanza. Sulla barca – “che poi a chiamarla barca ci vuole un bel coraggio” – con il piccolo Mario, oltre ai genitori, c’è tantissima altra gente, si sta stretti. Qualcuno non respira più, qualcun altro viene gettato in mare. E quando scende la notte, non si dorme, solo urla e pianti disperati.
Mario non vorrebbe essere lì – “quelli lì davanti son capaci di sbagliare rotta” – ma in campo a inseguire un pallone. Probabilmente non lo farà mai più.
Mirkoeilcane non canta una canzone, recita un dramma. Ma lo fa con una insolita leggerezza come stesse ripetendo uno stornello. La musica si alza in un crescendo al pari delle emozioni che il testo suscita. Parole che scivolano dal palco e arrivano dritte all’anima. Un pugno allo stomaco. Come la foto del piccolo Aylan.
Da quel tragico 2 settembre 2015, quanti altri bambini sono stati inghiottiti dalle acque del Mediterraneo? Troppi. E nulla sembra essere cambiato. Oggi, in sincerità, davvero “Stiamo tutti bene”?
Ecco il testo della canzone:
Stiamo tutti bene, stiamo tutti bene
Stiamo tutti bene, stiamo tutti bene
Stiamo tutti bene, stiamo tutti bene
Stiamo tutti bene, stiamo tutti bene
Ciao,
mi chiamo Mario e ho 7 anni
7 e mezzo per la precisione
mi piace il sole, l’amicizia
le persone buone, il calcio,
le canzoni allegre
ed il profumo buono della pelle di mia madre
papà mio è da qualche mese che non torna
ma guai a parlarne con qualcuno specialmente con la mamma
perché si sente male, grida, piange e non la smette più
e per 3 giorni si nasconde e non si fa vedere
ma oggi è un giorno felice
che qui è arrivato un pallone
e finalmente potrò diventare forte e fare il calciatore
so già palleggiare… con i sassi è diverso
ma sono avvantaggiato perché corro forte come il vento
e allora volo alla radura insieme agli altri bambini
chi arriva ultimo in porta, sai che rottura di coglio…
arrivo primo come sempre e allora sono attaccante
Scatto, dribblo, tiro in porta ed il portiere non può farci niente
poi da più lontano sento
“Mario vieni qua! Prendiamo tutto quel che abbiamo e raggiungiamo papà !”
“Mamma ! Proprio adesso! sto tirando un rigore…”
ma non c’è verso, ce ne andiamo, meglio non polemizzare.
stiamo tutti bene, stiamo tutti bene, stiamo tutti bene
tutto molto bene, come si conviene
stiamo tutti bene, stiamo tutti bene, non c’è nulla per cui vi dobbiate preoccupare
Ma guarda te la iella proprio a me doveva capitare
4 giorni su ‘sta barca e intorno ancora solo mare
ma ti pare giusto uno va in vacanza per la prima volta
e quelli lì davanti son capaci di sbagliare rotta
che poi a chiamarla barca ci vuole un bel coraggio,
stare in tre seduti in mezzo metro di spazio
e come me gli altri duecento tutti intenti a pregare
e io vorrei soltanto alzarmi e palleggiare
ma se soltanto sposto anche di un centimetro il piede
questo davanti si sveglia e inizia a dire che ha sete
io pure ho sete, fame, sonno e mi fa male la schiena
ma non c’è mica bisogno di fare tutta sta scena
E poi c’è questo di fianco che ha chiuso gli occhi e non li apre più
è da 3 giorni che dorme che pare non respiri
non ho mai visto nessuno dormire così tanto
ho chiesto a mamma e ha detto che era proprio stanco
boh 3 giorni fa ne hanno buttati una trentina in mare
mamma dice che volevano nuotare
io li sentivo gridare e non sembravano allegri
ma almeno adesso ho un po’ di spazio per i piedi
è il sesto giorno e adesso dorme pure mamma
un tipo magro qualche fila più in là grida che vede la madonna
e questa barca adesso puzza di benzina e di morte
ma mamma ha detto di non farci caso e di esser forte
di fare il bravo bambino e star seduto qua
che mamma adesso addormenta e raggiunge papà
però piangeva e si sforzava di sorridere
forse era proprio tanto stanca pure lei.
E c’è un silenzio tutto intorno che mi mette paura
s’è fatta notte, ho freddo e in cielo non c’è neanche la luna
la gente grida, chiede aiuto ma nessuno risponde
mi guardo intorno e neanche a dirlo vedo sempre e solo onde, dopo onde, ancora onde,
allora onde evitare di addormentarmi come gli altri e esser buttato in mare
Mi unisco al coro della barca e inizio a piangere e gridare
Ma non ho forza, chiudo gli occhi e non so neanche nuotare.
stiamo tutti bene, stiamo tutti bene, stiamo tutti bene
stiamo tutti bene, stiamo tutti bene, stiamo tutti bene
stiamo tutti bene, stiamo tutti bene, stiamo tutti bene