La squadra del Tam Tam Basket, composta da tutti ragazzi figli di immigrati africani, potrà partecipare al campionato regionale Under 14 di pallacanestro, grazie alla deroga eccezionale concessa dalla Fip.
La Federazione Italiana Pallacanestro chiude un occhio, concede una deroga imprevista e lo fa per un motivo più che valido. La buona causa si chiama Tam Tam basket, si tratta di una squadra di cestisti, composta da figli di immigrati africani, nati, vissuti e mai usciti dal territorio di Castelvolturno, ma non ancora cittadini italiani.
Proprio il non possesso della cittadinanza italiana avrebbe impedito alla squadra di partecipare al campionato Under 14 regionale di pallacanestro. Eppure è stata fatta un’eccezione.
Ma ripercorriamo nel dettaglio come è andata questa bella storia di sport e integrazione:
Circa 40 ragazzi, tutti di età compresa tra i 13 e i 15 anni, fanno parte del team chiamato Tam Tam basket che regolarmente si allena nella zona di Castelvolturno. Si tratta di tutti ragazzi stranieri, nati da genitori africani immigrati in Italia da anni, ancora senza cittadinanza, ma con un grande sogno, quello di coltivare la passione per il basket.
Proprio per questo l’allenatore Massimo Antonelli li ha voluti iscrivere al campionato regionale Under 14 di pallacanestro, trovando però un ostacolo: il regolamento della Fip, infatti, prevede che non possano esserci più di due stranieri per ogni squadra. Ma, dopo la battaglia dell’allenatore Massimo Antonelli, con tanto di manifesto “Io Sto con Tam Tam Basket”, il presidente della Fip Gianni Petrucci e il massimo dirigente del Coni Giovanni Malagò hanno scelto di fare uno strappo alla regola, rilasciando una deroga che i ragazzi avranno a giorni e che gli permetterà di competere nel prossimo campionato Under 14.
“E’ una vittoria di tutto lo sport“, ha detto il coach del Tam Tam Basket appresa la notizia della deroga grazie alla quale, finalmente, questi giovani cestisti potranno coronare un loro sogno.
Una bella storia di sport e di integrazione dalla quale speriamo che in tanti prendano spunto per altre iniziative di questo tipo.