EDU Larp, nuove frontiere nella didattica italiana

I metodi di insegnamento tradizionali sono oramai troppo obsoleti per fornire gli strumenti necessari agli studenti di oggi e plasmare le menti delle giovani generazioni: una grande novità, già ampiamente adottata nelle scuole scandinave è l’EDU Larp, tradotto Live Action Role Play a fini educativi.

L’EDU Larp è una metodologia didattica che combina elementi del gioco di ruolo dal vivo con obiettivi educativi. Nel LARP tradizionale, i partecipanti interpretano personaggi in un mondo fittizio, seguendo un copione o improvvisando le azioni basate su regole stabilite e quando questo format è applicato in un contesto formativo, si parla di Edu-LARP.

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I benefici sono enormi: attraverso il gioco di ruolo e l’apprendimento esperenziale, ad esempio, gli studenti possono vivere in prima persona concetti teorici, facilitando una comprensione più profonda. Collaborando, inoltre, devono prendere decisioni, risolvere problemi e pensare in modo critico per avanzare nella storia, nonché negoziare migliorando le competenze sociali e comunicative.

Tutto ciò è stato provato in prima persona da più di 100 alunni provenienti da istituti secondari romani, di primo e secondo grado, che hanno potuto vivere in prima persona l’esperienza immersiva ed innovativa del LARP, Live Action Role Play, durante l’evento “Utopia – Il viaggio” dell’11 maggio a Nettuno, al Campo Praesidium.

Utopia – Il viaggio: EDU Larp linguaggio innovativo illuminante

Utopia è il progetto per le nuove generazioni de La Città Ideale, ideato da Fabio Morgan e realizzato in dialogo con Progetto Goldstein e con l’Associazione Eryados, che da più di dieci anni si impegna a far conoscere in Italia il linguaggio del LARP. L’iniziativa ha affrontato temi sociali, ispirati da “Il Signore delle Mosche” di William Golding, ed ha permesso di investigare, attraverso una pluralità di azioni laboratoriali ed esperienziali per gli studenti, quali modelli di autogoverno possano elaborare le nuove generazioni, la loro percezione verso la Società contemporanea, il rapporto col “mondo degli adulti” e con i coetanei, nonché i loro sentimenti circa l’inclusività e la condivisione.

Umberto Francia, direttore Eryados e tra i massimi esperti europei di EDU Larp ha dichiarato:Nel contesto immersivo della simulazione i ragazzi e le ragazze, calati nel ruolo di sopravvissuti di un mondo post-apocalittico, hanno potuto affrontare il rischio senza rischiare davvero. Attraverso il live action role-play i partecipanti si sono messi in gioco nei panni di personaggi diversi da loro che hanno consentito a ciascuno di conoscere meglio sé stesso e il proprio potenziale. Tutto questo dal vivo, incontrandosi di persona, senza la mediazione di uno strumento digitale.

Foto via Ufficio Stampa