La prima cosa da fare in caso di intossicazione dopo il contatto con una sostanza chimica è contattare il centro antiveleni o il pronto soccorso più vicino. Spesso, però può essere difficile fornire indicazioni precise soprattutto nel caso in cui abbiamo usato particolari prodotti chimici. Come fare? Controllando il codice UFI.
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Dal 2020 molte etichette sul mercato contengono un nuovo dato, formato da una sequenza numerica di sedici caratteri. Questa serie di lettere e numeri si chiama, appunto, ‘Unique formula identifier’ ovvero UFI ed entro il 2025 sarà obbligatorio. Tutti i prodotti potenzialmente pericolosi per la salute – a maggior ragione per quella dei bambini – porteranno tale codice.
Si tratta della sequenza che identifica in maniera univoca tutte le informazioni su composizione, uso e tossicità della sostanza. Da quella stringa, quindi, in caso di intossicazione chimica possiamo dare ogni tipo di informazione utile ai soccorsi, velocizzando e rendendo più efficaci gli interventi.
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Il codice, suddiviso in quattro parti separate da una lineetta, è preceduto dalla sigla UFI in modo da essere facilmente riconoscibile. In particolare, il codice UFI si trova su colle, adesivi, prodotti per la pulizia della casa, detersivi e deodoranti per ambiente. Ma anche su prodotti per il giardino, inchiostri per stampanti, pitture e miscele per le sigarette elettroniche.
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