Supermercati svaligiati, cosa sta succedendo?
Sono scene che avevamo già visto durante la pandemia e che speravamo di non dover rivedere più, ma durante i giorni scorsi sono invece tornate ad occupare le prime pagine dei giornali e dei Tg le immagini degli scaffali vuoti dei supermercati: perchè sta succedendo di nuovo?
Effetto domino dietro gli scaffali vuoti dei supermercati
Si è trattato di un effetto domino: l’invasione dell’Ucraina, l’aumento del prezzo della benzina, il timore di uno sciopero dei trasportatori e la psicosi delle persone che hanno temuto, ancora una volta, di restare senza scorte in dispensa. Questo ha portato ad acquistare compulsivamente beni a lunga scadenza, senza un reale motivo.
Questi beni potrebbero scarseggiare
Secondo fonti autorevoli, non c’è nessun rischio di restare senza cibo: le catene di distribuzione sono attrezzate per fare fronte anche ad eventuali scioperi. Il rischio piuttosto arriva dalla corsa ad accaparrarsi le scorte: quello sì che potrebbe comportare scaffali vuoti per giorni.
I beni che sono stati letteralmente saccheggiati nelle scorse settimane sono farina, latte a lunga conservazione, lievito, pasta, olio, pane e cibo in scatola.
Limite agli acquisti per non creare problemi
Molte catene di supermercati hanno quindi messo dei limiti all’acquisto di questi beni: ad esempio massimo 3 pacchi di farina, 5 di pasta o 2 bottiglie d’olio per cliente. Sperando così di arginare la psicosi e fare in modo che tutti possano continuare a fare la spesa senza problemi.