Disidratazione, in estate succede più facilmente
Bisognerebbe bere un litro e mezzo di acqua al giorno sempre, anche in inverno: in estate però, con la salita delle temperature, diventa di importanza vitale bere tanto, anche se non si sente lo stimolo della sete.
Ci sono categorie di persone che hanno più bisogno di idratazione “preventiva”: bambini, anziani, malati cronici, persone che fanno lavori all’aperto e molto faticosi, chi vive in alta quota.
Quali sono i segnali precoci di disidratazione
Bere tanto non è sempre semplice: a volte presi dalla vita quotidiana ce ne dimentichiamo, soprattutto se non avvertiamo sete. Quando infatti il corpo ci segnala di avere sete, in alcuni casi è troppo tardi: siamo già disidratati.
Quali sono allora i segnali precoci di disidratazione da tenere presenti in estate? Nausea, spossatezza, bocca secca, diminuzione delle urine e della sudorazione, pelle secca e poco elastica, ma anche confusione, vertigini, svenimenti se la situazione peggiora e non si riescono a reintegrare i liquidi.
Come si risolve la disidratazione
In genere la disidratazione da moderata e lieve si risolve semplicemente bevendo: nei casi più complessi invece i liquidi vengono ristabiliti per via endovenosa.
Attenzione anche se si ha vomito o diarrea, se si stanno assumendo farmaci particolari (ad esempio diuretici), se si suda tanto in generale o si fa attività fisica: tutti questi frangenti possono aumentare il rischio di disidratazione, anche se si beve regolarmente.
Anche bere troppo fa male: scatena una vera e propria dipendenza
Anche bere troppo fa male: lo sostiene una ricerca inglese del 2015, pubblicata dagli scienziati della Whiteley Clinic di Londra, che hanno parlato di aquaholism, dipendenza da acqua, che porta a bere anche quando non ce ne sarebbe bisogno. Questo può portare a problemi ai reni, ma anche al cuore, in quanto il sangue risulterebbe troppo diluito. In mancanza di patologie od esigenze particolari, 1 litro e mezzo/ due litri di acqua al giorno sono sufficienti per stare bene in salute: il troppo, come sempre, stroppia.